VILLORBA - Procedono senza sosta le indagini sulla morte di Marco Cestaro, il 17enne falciato venerdì scorso da un treno a circa 500 metri dalla stazione di Lancenigo, mancato al Ca' Foncello dopo tre giorni di agonia. Gli inquirenti stanno sentendo tutte le persone più vicine al ragazzo: compagni, amici e insegnanti. E dagli ambienti scolastici, stando a quanto trapela dalle indagini, è arrivata una rivelazione che potrebbe significare una svolta nel percorso di ricerca della verità. Un'insegnante avrebbe infatti riferito che Marco si sentiva in colpa per il suicidio del padre che si è tolto la vita nemmeno tre mesi fa, il 24 ottobre dell'anno scorso, proprio sotto un treno all'altezza di Ponte della Priula. La complessità dell'animo del ragazzo sarebbe emersa anche dal racconto di alcuni amici. A questo si aggiunge l'elemento del giubbotto di Marco: sarebbe stato ritrovato ripiegato poco distante dal luogo dell'impatto. Così prende sempre più corpo l'ipotesi del suicidio. Nonostante questo, però, gli inquirenti non escludono ancora nulla. Determinante sarà l'autopsia sul corpo di Marco che verrà eseguita oggi a mezzogiorno...
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