Spariti 30 milioni di euro dal caveau
di Silea. E le banche restano a secco

Mercoledì 2 Ottobre 2013
Furgone della North East Service davanti alla sede di Silea
TREVISO - La procura di Treviso ha avviato un'inchiesta per accertare dove siano finiti 30 milioni di euro in contanti custoditi dalla North East Service a Silea (Treviso), reclamati da alcune banche senza soddisfazione. L'indagine in mano alla guardia di finanza di Treviso partita da alcuni esposti presentati da vari istituti di credito, tra cui Intesa e Antonveneta.



«È tutto ancora fumoso e stiamo cercando di capire cosa è accaduto» ha detto un investigatore spiegando che gli accertamenti sono solo agli inizi e devono essere sentiti sia il vertice della North East Service che gli istituti di credito che avevano affidato a quest'ultima la raccolta e la custodia del denaro nei suoi caveau. Il problema è sorto quando le banche hanno chiesto di prelevare del contante, ricevendo dalla Nes risposte inconcludenti, tra cui quella che, al momento, non c'era denaro disponibile.



Mancano almeno 23 milioni. Secondo informazioni più complete, sarebbe ancora in corso di quantificazione l'ammontare del denaro che sarebbe 'sparito' dal caveau della North East Service, anche se fonti riferiscono che allo stato le banche fattesi avanti con i primi esposti - Intesa e Veneto Banca - lamentano complessivamente l'assenza di 23 milioni di euro. Una cifra che potrebbe diventare ben più alta nel momento in cui si dovessero rivolgere alla Guardia di Finanza altri istituti - si parla di cinque banche in totale - che avevano affidato alla 'Nse' la gestione del loro contante. Gli investigatori sono al lavoro per sentire i vertici dell'azienda, ma al momento mantengono l'assoluto riserbo sull'esito delle verifiche.



Salta incontro sindacale. È stato rinviato a data da destinarsi un incontro fra i vertici di North East Service, l'azienda del servizio portavalori di Silea dal cui caveau risultano essere sparite decine di milioni di euro, e delegati delle organizzazioni sindacali messo in calendario da tempo. La comunicazione ai rappresentanti di Cgil e Cisl è stata data solo dopo che gli stessi si erano già recati nel luogo stabilito per la riunione. All'ordine del giorno, secondo quanto si è appreso, vi sarebbe stata una discussione sulla gestione della situazione di una quarantina di addetti in regime di contratto di solidarietà, oltre a quella di altri dipendenti rispetto ai quali è applicato un trattamento di Cassa integrazione.
Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 08:56

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