SILEA - Violentata a fine turno dal caporeparto: a muovere l’accusa un’operaia 28enne che lavora in una fabbrica metalmeccanica alla periferia di Treviso, nella zona industriale tra Silea e Carbonera. «Mi ha costretta ad avere un rapporto - avrebbe spiegato - contro la mia volontà. Ha approfittato del fatto che la fabbrica era vuota perché, finito il turno, tutti i colleghi se n’erano andati». La Procura ha rinviato a giudizio il caporeparto. L’uomo, un 40enne di Treviso, ha però sempre respinto gli addebiti. «Sì - avrebbe detto l’uomo quando è stato ascoltato dagli inquirenti - il rapporto sessuale c’è stato. Non c’è invece stata la violenza. Con l’operaia avevo una relazione sentimentale che durava ormai da qualche mese. Quel sabato ci eravamo dati appuntamento a fine turno e, approfittando del fatto che la fabbrica era vuota, abbiamo avuto un rapporto sessuale. Tra persone adulte e consenzienti»...
Ultimo aggiornamento: 15:44
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