REFRONTOLO - Multati querelano il vigile: si trascina ormai da anni la vicenda giudiziaria che vede la proprietaria di un vigneto e il figlio, i refrontolesi E.D.L. e F.G., contro un agente della polizia locale del comune di Refrontolo, autore della sanzione.
Stando al verbale emesso dalla polizia locale nel marzo 2012, alla proprietaria del vigneto veniva sanzionata l'esecuzione di un trattamento delle viti con fitofarmaci dalla sede stradale in violazione del regolamento intercomunale di polizia rurale. La sanzione è stata prima portata davanti al giudice di pace, poi la proprietaria del terreno ha depositato al commissariato di Conegliano una denuncia a carico dell'agente autore della multa lamentando «modi arroganti tenuti dallo stesso, integranti a loro dire i delitti di abuso di ufficio e violazione di domicilio». La querela lo scorso 28 aprile venne archiviata dal pm Gabriella Cama, ritenendo che «non ricorrano i delitti contestati». Contro questo atto però la denunciante e il suo legale si sono opposti e un mese dopo hanno richiesto la prosecuzione delle indagini.
Il gip ha così fissato un'udienza, al tribunale di Treviso, per il 20 novembre. Al Comune di Refrontolo ora, come deliberato dalla giunta Collodel, non resta che difendere il proprio dipendente con una spesa per il legale che si aggirerà sui 2 mila euro. Non rimane, dunque, che attende ancora qualche giorno per la decisione del tribunale della Marca.
Ultimo aggiornamento: 16:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA Stando al verbale emesso dalla polizia locale nel marzo 2012, alla proprietaria del vigneto veniva sanzionata l'esecuzione di un trattamento delle viti con fitofarmaci dalla sede stradale in violazione del regolamento intercomunale di polizia rurale. La sanzione è stata prima portata davanti al giudice di pace, poi la proprietaria del terreno ha depositato al commissariato di Conegliano una denuncia a carico dell'agente autore della multa lamentando «modi arroganti tenuti dallo stesso, integranti a loro dire i delitti di abuso di ufficio e violazione di domicilio». La querela lo scorso 28 aprile venne archiviata dal pm Gabriella Cama, ritenendo che «non ricorrano i delitti contestati». Contro questo atto però la denunciante e il suo legale si sono opposti e un mese dopo hanno richiesto la prosecuzione delle indagini.
Il gip ha così fissato un'udienza, al tribunale di Treviso, per il 20 novembre. Al Comune di Refrontolo ora, come deliberato dalla giunta Collodel, non resta che difendere il proprio dipendente con una spesa per il legale che si aggirerà sui 2 mila euro. Non rimane, dunque, che attende ancora qualche giorno per la decisione del tribunale della Marca.
