RIESE PIO X - Maitresse cinese costringeva giovani connazionali a prostituirsi nel centro massaggi Oasi di Riese (Treviso). I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelfranco Veneto, hanno arrestato una donna 49enne di nazionalità cinese domiciliata nel comune riesino, W.D.
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Treviso, sono iniziate quando i militari dell’Arma hanno raccolto le segnalazioni che indicavano un ingente andirivieni di uomini di varie età presso il centro, che si trova in una palazzina con diversi appartamenti- Qui gli uomini rimanevano qualche decina di minuti per poi uscire e allontanarsi. Le indagini dei carabinieri hanno poi permesso di accertare come l’illecita attività venisse svolta attraverso una consolidata prassi: i clienti contattavano la “maitresse” su un numero di telefono inserito in vari siti on line di annunci economici, quindi fissavano un appuntamento con le prostitute che, oltre a pratiche di massaggi orientali, offrivano la possibilità di rapporti sessuali, aggiungendo un extra sulle tariffe consuete, che prevedevano il massaggio “normale” di 30 minuti al prezzo di 30 euro, con l’aggiunta di altri 20 euro per ottenere una prestazione sessuale. L’indagata, oltre a ricevere materialmente il denaro dai clienti al termine delle prestazioni sessuali delle connazionali alternatesi nel tempo nel centro massaggi, percepiva anche parte dei proventi.
Il blitz
Nel fine settimana appena trascorso (18-19 settembre) il blitz dei militari dell’Arma che, fatta irruzione all’interno del centro, denominato Oasi, sorprendevano l’indagata mentre stava ricevendo 50 euro da un cliente della zona quale compenso per un rapporto sessuale consumato con una delle massaggiatrici presenti.
I locali dell’attività - adibiti a location destinate agli incontri, con luci colorate soffuse, candele e profumatori vari, oltre a musica in sottofondo, nell’intento di rendere l’ambiente il più accogliente possibile – sono stati posti sotto sequestro. L'arresto è stato convalidato stamane e l'indagata è stata posta agli arresti domiciliari.