Imprenditore contro il re dei salumi
«Mio figlio costretto a lavorare
a 16 anni: colpa di quell'usuraio»

Sabato 21 Novembre 2015 di Gianluca Amadori
Il titolare della Forsile ha denunciato di essere stato vittima di usura da parte di Bonazza
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CASALE SUL SILE - Seconda udienza e altre quattro ore di deposizione per Lucio Barbiero il florovivaista trevigiano che ha denunciato di essere rimasto vittima di usura da parte di Angelo Bonazza, 74 anni, titolare dell’omonima azienda di salumi con sede a Tessera, che dal 2006 controlla il salumificio Bechèr di Ponzano e dal 2013 anche la Unterberger di Perarolo (Belluno), conosciuta per il tradizionale speck del Cadore.



Costituitosi parte civile al processo contro l’imprenditore mestrino, assieme alla moglie e al figlio, Barbiero ha risposto alle domande dei suoi legali, gli avvocati Luigi Ravagnan e Fabiana Danesin, ricostruendo il giro vorticoso dei prestiti ricevuti e degli interessi versati, nel tentativo di mantenere in vita la propria azienda in crisi, la Florsile di Casale. Ai giudici del Tribunale ha raccontato che il figlio, oggi ventottenne, fu costretto a lavorare durante l’estate per l’azienda di Bonazza, quando aveva appena 16 anni, impiegato allo svuotamento della vasca dei rifiuti, residui della produzione...







Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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