Il primario Cernetti per tre reparti di Cardiologia in tre diversi ospedali

Lunedì 23 Agosto 2021
Carlo Cernetti, 54 anni
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TREVISO - Un primario per tre reparti in tre ospedali. Carlo Cernetti, 54 anni, direttore delle unità di Cardiologia degli ospedali di Treviso e Castelfranco, ha assunto anche la guida della Cardiologia dell'ospedale di Montebelluna. Il primario, però, non si farà uno e trino a lungo.

La sua nomina a Montebelluna serve infatti a coprire il buco che si è aperto dopo l'uscita di Alessandro De Leo, già primario della stessa Cardiologia, trasferitosi a Belluno. Nello stesso periodo, tra l'altro, anche Maurizio De Luca, già primario della Chirurgia, ha lasciato Montebelluna per trasferirsi altrove, nello specifico a Rovigo. In tutto ciò, Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca, per evitare troppo staffette ha deciso di affidare l'unità di Cardiologia dell'ospedale di Montebelluna nelle mani esperte di Cernetti, senza un incremento dei costi per l'azienda sanitaria. L'idea è che traghetti il reparto fino al prossimo autunno, dando all'Usl trevigiana il tempo di organizzare un concorso per individuare un nuovo primario titolare. 


LA DIREZIONE SANITARIA

«La sostituzione prevista non si configura come mansione superiore in quanto avviene nell'ambito del ruolo e livello unico della dirigenza sanitaria è, in sintesi, quanto messo nero su bianco dalla direzione dell'azienda sanitaria la sostituzione in questione, in particolare, è consentita per il tempo strettamente necessario a espletare le procedure concorsuali». Sulla carta potrebbe durare per nove mesi. Rinnovabili per altri nove. A quanto pare, invece, si farà decisamente prima. Già il mese prossimo nella Cardiologia di Montebelluna dovrebbe arrivare un direttore facente funzioni, con incarico temporaneo. Tra ottobre e novembre, poi, si terrà il concorso per individuare il primario titolare. 


LA REGGENZA

«Il mio è di fatto un incarico di reggenza conferma Cernetti non si tratta di una soluzione definitiva». Con l'occasione, comunque, si lavorerà al rinforzo della rete della Cardiologie del trevigiano. Il reparto di Montebelluna è un tassello importante. Il centro di riferimento resta sempre l'unità del Ca' Foncello. Accanto a questa, c'è il reparto di Castelfranco che negli anni è cresciuto fino a contare 2mila ricoveri e l'esecuzione di oltre mille angioplastiche all'anno. Mentre l'unità di Montebelluna si specializzerà nel lavoro di riabilitazione. Non in modo esclusivo: non sarebbe possibile non avere posti letto per problemi acuti in uno dei principali ospedali della provincia. L'indirizzo, però, è chiaro. «La riabilitazione cardiologica è fondamentale conclude Cernetti resterà la Terapia intensiva, così come i posti letto per gli acuti, ma in questo modo si andrà a completare una rete che si sta sviluppando sempre di più». 

      
 

Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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