CORDIGNANO - Il “Poiana”, è un personaggio pittoresco, facilmente riconoscibile per la barba folta e bianca e i lunghi capelli dello stesso colore. Sono in pochi a non conoscerlo nella Sinistra Piave. Durante le feste natalizie si trasforma in un Babbo Natale veramente unico. «I bambini sono entusiasti quando, nel tirarmi la barba con forza, si accorgono che è vera, e non come capita ad altri che si stacca subito. Per questi piccini è come se fossi io il vero Babbo Natale e questo mi riempie di gioia tanto quanto loro». Non è comunque la performance natalizia a renderlo famoso, sia in Veneto che in ogni parte d’Italia. È la sua passione per l’imitazione del verso di almeno una decina di uccelli che vivono nelle nostre campagne. Un’arte, quella del “chioccolo”, appresa e affinata da ragazzo a Sacile, alla “Fiera dei Osei”, dove i maestri chioccolatori si ritrovano ogni anno.
ALL’ALBA
«Partivo con la mia bicicletta da Cordignano - ricorda il settantaduenne che all’anagrafe fa di nome Costante Biz - Era ancora buio quando mi alzavo. Arrivavo a Sacile alle prime luci dell’alba per ascoltare i maestri imitare il canto degli uccelli. Ho coltivato questa mia passione da allora, migliorandomi con gli anni. Una volta in pensione mi sono dedicato completamente a questo. Mi diverte molto. È un gioco che diverte tutti e sono emozionato nel far sorgere un sorriso sul volto delle persone».
IL NOMIGNOLO
Il nome di “Poiana” gli è stato affibbiato dallo scrittore di Erto Mauro Corona. I due si sono incontrati per caso a una fiera degli uccelli a Longarone e Corona, quando lo ha sentito fischiettare, lo ha voluto con sé. Lo ha portato alla popolare trasmissione di Bianca Berlinguer, dove il Poiana si è esibito in diretta. «Il nomignolo è nato così» conferma. «Adesso siamo sempre assieme durante le trasmissioni, anche se non mi faccio vedere, sono lì con lui. Al termine della puntata andiamo al ristorante o in una trattoria e mangiando un boccone e bevendo un buon bicchiere di vino intratteniamo gli avventori». Costante è nato a Cordignano nel 1951. Ultimo di sette fratelli, è rimasto con la madre dopo che il padre è mancato quando lui aveva solo sette anni. «Mia sorella, nata nel 1932, è emigrata in Canada a 18 anni per seguire il suo ragazzo che si era trasferito in Ontario come carpentiere. Hanno avuto quattro figli e tantissimi nipoti. Non la vedo da 15 anni, ma non me la sento di andare a trovarla. Non parlo le lingue (a parte quella degli uccelli) e mi sentirei fuori luogo». Il suo percorso lavorativo l’ha fatto all’inizio come idraulico, dopo aver frequentato la scuola professionale a Cordignano. Dieci anni dopo ha vinto un concorso ed è stato assunto nelle ferrovie di Stato.
CON IL GOVERNATORE
Domenica 29 ottobre era a Campocervaro per una corsa podistica. Il presidente della regione Veneto Luca Zaia gli teneva il microfono mentre si esibiva per i 3000 partecipanti. È comprensibile, che non sia mai fermo, vista la sua passione per quest’arte che conta poco più di una trentina di maestri. Poiana, dopo tanti anni, è anche diventato un giudice di gara per valutare le performance dei merli, dei tordi che alle fiere degli uccelli si esibiscono all’alba nei loro trespoli. «Il mio preferito è il merlo - confessa - Quando lo imito, in primavera, lui si avvicina a pochi metri. È geloso, e scambiandomi per un rivale vorrebbe allontanarmi».