Liana e Alex, ogni anno da 60 anni
tornano al Caffè dove s'innamorarono

Martedì 30 Agosto 2016 di Gabriele Zanchin
Liana Massaro e Alex Borggreven
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ASOLO - Da 60 anni la tappa al Caffè Centrale di Asolo per ricordare dove è cominciato il loro amore non può mancare. Una bella storia d'amore internazionale cullata tra i colli asolani vede protagonista Liana Massaro, 80 anni originaria di Pagnano d'Asolo e Alex Borggreven, 84enne olandese ma tedesco di adozione, sposati e residenti a Langelfeld tra Dusseldorf e Colonia. Raccontano la loro storia seduti ai tavoli del Caffè Centrale da dove in pratica, è nato il loro amore.

«Dopo il diploma al Collegio delle Dorotee di Asolo - spiega Liana- sono entrata nella Croce Rossa e nel 1956 ho passato un periodo a Jesolo nella colonia ad accudire i bambini. Qui un pomeriggio ho incontrato Alex per caso che tornava da una vacanza in Jugoslavia con gli amici e avevano deciso di fermarsi qualche giorno a Jesolo. Io non parlavo tedesco, lui non parlava ma... ci siamo parlati con gli occhi». Infatti poche ore sono bastate per far scoccare la scintilla: «Quando ci siamo salutati gli ho lasciato un mio libretto di poesie». Che Alex nelle settimane successive ha provveduto a tradurre in tedesco e imparare un po’ di italiano, servito poi per un contatto via lettera con Liana e dirle che aveva intenzione di venire in Italia a trovarla. Così due mesi dopo Alex parte da Dusseldorf con la sua Fiat 600 e dopo due giorni e mezzo di viaggio è ad Asolo. «Ma io abitavo in campagna, impossibile trovarmi per uno che non parlava italiano - spiega ancora Liana - così gli ho dato appuntamento al Caffè Centrale».

Da qui è partita la loro storia d'amore visto che due anni dopo, nel 1958 si sono sposati nel duomo di Colonia (tre mesi di viaggio di nozze di lavoro in Italia) e hanno avuto tre figli iniziando una vita insieme in Germania. Alex ispettore commerciale per una azienda e Liana traduttrice (oltre al tedesco parla inglese e fracese). Ma da allora, da quel 1956, ogni anno sono ritornati ad Asolo al Centrale dove rimangono alcuni giorni facendo anche qualche escursione sul Grappa: «Abbiamo visto come è cambiata in meglio Asolo. Allora eravamo in pochi seduti qui al bar mentre ora, grazie anche ai fratelli Botter che gestiscono il locale c'è tanta gente, clientela internazionale. Siamo sempre venuti anche con i nostri figli ma ora sono grandi. Noi ci torneremo sempre».
Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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