Un anno dopo la tragedia al Molinetto
gli “Omi” ricordano i 4 amici morti

Sabato 1 Agosto 2015 di Claudia Borsoi
Un anno dopo la tragedia al Molinetto gli “Omi” ricordano i 4 amici morti

REFRONTOLO - La tragedia non li ferma: gli uomini del 2 agosto non rinunceranno alla loro festa. «Quest'anno c'è un motivo in più per farla: ricordare Giannino, Luciano, Maurizio e Fabrizio, i nostri amici che non ci sono più» afferma l'organizzatore Maurizio Bernardi.

Un centinaio di uomini, di ogni età, domani, 2 agosto, si ritroverà per dare seguito a quella che è diventata una tradizione nel Quartier del Piave, la "Festa dei omi".

Arrivano da Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo e Sernaglia della Battaglia per rinnovare l'appuntamento, nel ricordo di quanto accadde un anno fa.

La festa non si terrà alla sera, ma a pranzo. E non al Molinetto ma in via Peron, a Solighetto, in un'area verde privata, là dove da sempre, da 14 anni a questa parte, si è tenuta. A parte qualche anno fa, quando si svolse in località Patean, e lo scorso anno quando si decise di usufruire del tendone della Pro loco di Refrontolo, nei pressi del Molinetto della Croda, perchè le previsioni annunciavano pioggia e nessuno voleva che la pioggia fermasse la festa.

«Vogliamo ricordare i nostri amici nel modo in cui a loro piaceva, in compagnia, tra di noi, in allegria -prosegue Bernardi- Alla festa ci saranno anche loro, ci guarderanno da lassù».

Nell'area di via Peron sarà allestito un tendone sotto cui troveranno spazio tavoli e panche. Per tutti, come quel 2 agosto di un anno fa, un pranzo in compagnia. «Saremo circa cento -spiega l'organizzatore- qualcuno dopo quello che è successo lo scorso anno non se la sente di partecipare, altri invece lo fanno per la prima volta».

Gli "Omi del 2 agosto" si ritroveranno domani mattina già alle 10.30 al Molinetto della Croda per partecipare alla messa, poi alle 11.30 saranno presenti all'inaugurazione del parco del Molinetto "Al gor al Munèr" sorto là dove un anno fa il tendone venne spazzato via dalla furia del Lierza.

«Ci sentiamo molto uniti alla Pro loco, il nostro amico Maurizio era parte attiva dell'associazione -chiude Bernardi- Deporremo dei fiori davanti alle foto dei nostri amici, lungo il Lierza, là dove li abbiamo già ricordati nel trigesimo. Più avanti vogliamo dare loro un ricordo più decoroso. Poi ci sposteremo a Pieve, dove li ricorderemo stando insieme per il pranzo».

Ultimo aggiornamento: 19:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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