Malato di Sla: «Basta soffrire». Muore facendosi "addormentare"

Martedì 14 Febbraio 2017
Dino Bettamin, 70 anni, macellaio di Montebelluna, con la moglie
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MONTEBELLUNA - «Voglio dormire fino all'arrivo della morte, senza più soffrire»: e così è stato per Dino Bettamin, 70 anni, macellaio di Montebelluna da 5 malato di Sla che aveva espresso questa volontà ed è stato assecondato con la sedazione palliativa. Rispettando anche il suo rifiuto a qualsiasi trattamento, compresa la nutrizione artificiale. L'uomo è morto ieri.

Il suo è il primo caso di «sedazione profonda» somministrata ad un malato di Sla.
 
 


«Era una chiara richiesta di sedazione basata su un chiaro sintomo refrattario, dato da un'angoscia incoercibile anche con farmaci e trattamenti psicologici - spiegano gli infermieri di "Cura con Cura", la società privata che dal 2015 si occupa dell'assistenza domiciliare del paziente - nonostante tutta l'umanità e la professionalità con cui è stato assistito nelle varie fasi della patologia». Dino sapeva che gli rimanevano pochi giorni di vita. La sera del 5 febbraio la Guardia medica ha aumentato il dosaggio del sedativo che già l'uomo prendeva per flebo e il giorno successivo la dottoressa dell'assistenza domiciliare ha iniziato a somministrare gli altri farmaci del protocollo. «Non ha mai chiesto di spegnere il respiratore, nonostante la legge lo consenta nei casi di sedazione profonda - riferisce l'infermiera - anzi, lo terrorizzava l'ipotesi di morire soffocato. Ha optato per una scelta in linea con la legge, la bioetica e la sua grande fede». Ieri quando la moglie lo ha rassicurato di aver fatto tutto quanto le aveva chiesto, Dino si è lasciato andare.

LA FIGLIA: LASCIATECI NEL NOSTRO LUTTO
«Vogliamo essere lasciati nel nostro lutto per rispetto nei confronti di mia madre e della memoria di mio padre che purtroppo non c'è più». Lo dice Agnese Bettamin, la figlia di Dino. «Papà - ricorda - aveva la sla da cinque anni». I funerali di Dino Bettamin, secondo quanto reso noto dalla famiglia, si svolgeranno domani alle 16.15 nel Duomo di Montebelluna. 


IL SINDACO: SILENZIO
«Il silenzio è la cosa che meglio si addice a questa storia». Lo dice stamane il sindaco di Montebelluna Marzio Favero parlando della morte di Dino Bettamin. Favero conosceva personalmente la famiglia ed era informato delle sue condizioni di salute.

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 14:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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