Vandalo di Cappella Maggiore. Incastrato «cartelman», il «giustiziere» dei 30 km all'ora incastrato da un testimone, dai social e dalle telecamere

Lunedì 5 Febbraio 2024 di Maria Elena Pattaro
Vandalo di Cappella Maggiore. Incastrato «cartelman», il «giustiziere» dei 30 km all'ora incastrato da un testimone, dai social e dalle telecamere

CAPPELLA MAGGIORE (TREVISO) - Il vandalo dei 30 all’ora ha le ore contate. Gli investigatori stanno stringendo il cerchio su chi giovedì sera ha fatto strage di cartelli stradali in via Cal Alta. Il responsabile, a bordo di un trattore, ne ha fatti cadere cinque: erano stati installati poco più di 24 ore prima, per sancire l’entrata in vigore del nuovo limite. Sono parecchi gli elementi in mano agli inquirenti: la testimonianza di una cittadina che ha assistito all’atto vandalico, le tracce lasciate dal mezzo agricolo e il malcontento esternato sui social dai detrattori del nuovo limite. Non solo: i carabinieri stanno acquisendo eventuali filmati delle telecamere private posizionate in via Cal Alta. Gli occhi elettronici potrebbero aver immortalato il passaggio del veicolo subito prima o subito dopo il blitz.

Sono in corso inoltre verifiche accurate sui proprietari di trattori residenti in paese e anche nei Comuni limitrofi. Smascherare il responsabile è solo questione di tempo, sempre che lui non decida di costituirsi prima. La sindaca Mariarosa Barazza è risoluta: «In settimana riposizioneremo i segnali stradali - garantisce -. Abbassare il limite di velocità nei tratti più critici non è stato un capriccio né un modo per fare cassa (visto che peraltro non abbiamo installato strumenti per rilevare le violazioni) ma una misura a tutela di ciclisti e pedoni. La cosa che più mi infastidisce è il mancato rispetto delle regole. Regole pensate, in questo caso, per salvare delle vite». La stima dei danni è ancora in corso di quantificazione. Intanto però si fa strada una considerazione sconfortante: «Ormai va di moda abbattere tutto ciò che dà fastidio agli automobilisti, senza pensare alle conseguenze di questi gesti sconsiderati» dice la prima cittadina riferendosi al fenomeno “Fleximan” e al vandalo dei parchimetri trevigiani ribattezzato “Parkman”. 


IL RAID
Il raid vandalico è stato messo a segno giovedì intorno alle 22 utilizzando un trattore di grosse dimensioni, come testimoniato dai segni sulla terra lasciati dagli pneumatici nei pressi dei pali abbattuti e anche da una signora che ha visto il mezzo agricolo transitare per la laterale di via Campagnole. 
Il 26 gennaio il comando di polizia locale aveva firmato l’ordinanza che istituisce i nuovi limiti di velocità in alcuni tratti a risposta delle numerose richieste di sicurezza per pedoni e ciclisti arrivate in municipio. Il limite di velocità è sceso da 50 a 30 in via Cal Alta (tra l’intersezione con via Campagnole e via Molinera), in via Livel (nel tratto compreso tra la scuola media e il supermercato Visotto), in via Cal della Veia (tra l’intersezione con via dei March e il confine con Vittorio Veneto), in tutta via Sant’Apollonia e nella zona centrale di Cappella Maggiore (da via della Paglia all’altezza della scuola elementare fino alla rotatoria Da Bucco). In via Crispi che conduce alle Fratte di Fregona il limite è invece passato 90 a 50. Provvedimenti che hanno innescato diversi malumori tra i cittadini che, dalle critiche sui social, sono passati all’abbattimento dei cartelli. Per evitare che i pali fossero anche portati via dopo esser stati abbattuti, venerdì il comune ha provveduto a rimuoverli. Ne è rimasto - tra quelli piegati dal colpo dato dalla ruota del trattore - solo uno, posto all’angolo con via Campagnole, perché cementato nell’asfalto


IL PRECEDENTE
Non è la prima volta che a Cappella Maggiore si risponde con un reato a provvedimenti che non si condividono: in via Sant’Apollonia lo scorso anno erano stati rubati i dissuasori in plastica posizionati a terra. «Andando più piano - conclude Barazza - l’automobilista vede prima il rischio e l’aver introdotto il limite 30 in area scandite da scuole, edifici sportivi e nel centro o perché strade strette teatro di incidenti, significa responsabilizzare chiunque di noi a moderare la velocità e a fare più attenzione». 

Ultimo aggiornamento: 11:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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