TREVISO - Maxi risarcimento di circa 3 milioni di euro e pignoramento in atto - si tratta del blocco di 5 conti correnti per più di mezzo milione di euro - all'ospedale romano San Pietro-Fatebenefratelli per un caso di malasanità ai danni di una famiglia trevigiana.
“I danni patiti dal minore, che oggi ha 15 anni, sono gravissimi - spiega Roberto Simioni, Presidente di Obiettivo Risarcimento, società di tutoring specializzata in casi di malasanità - paralisi celebrale infantile, ritardi neuro-cognitivi, distonia, sindromeatetosica; il bambino inoltre è ipovedente e affetto da grave ipoacusia. Il team legale che assiste la famiglia, insieme alla società di tutoring, "è stato costretto a precettare il nosocomio Ospedale San Pietro-Fatebenefratelli in vista di quella che sarà l'azione dirimente della vicenda: il pignoramento - continua il comunicato. Tutto ciò dovuto al fatto che l'ente non intende onorare il risarcimento spettante alla famiglia". Dalla direzione amministrativa dell'ospedale, interpellata sulla vicenda, sottolineano: "Siamo vicini alla famiglia e al bambino per quello che è successo. Fermo restando il giudizio d'appello pendente, si chiamerà a breve la controparte per definire uno scadenziamento dei pagamenti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA Al centro della vicenda una grave lesione cerebrale ai danni di un neonato subito dopo il parto in seguito a una mancata trasfusione, l'azione legale si era conclusa con la condanna in primo grado nel 2016, da parte del tribunale Civile di Roma al risarcimento di 3 milioni.
“I danni patiti dal minore, che oggi ha 15 anni, sono gravissimi - spiega Roberto Simioni, Presidente di Obiettivo Risarcimento, società di tutoring specializzata in casi di malasanità - paralisi celebrale infantile, ritardi neuro-cognitivi, distonia, sindromeatetosica; il bambino inoltre è ipovedente e affetto da grave ipoacusia. Il team legale che assiste la famiglia, insieme alla società di tutoring, "è stato costretto a precettare il nosocomio Ospedale San Pietro-Fatebenefratelli in vista di quella che sarà l'azione dirimente della vicenda: il pignoramento - continua il comunicato. Tutto ciò dovuto al fatto che l'ente non intende onorare il risarcimento spettante alla famiglia". Dalla direzione amministrativa dell'ospedale, interpellata sulla vicenda, sottolineano: "Siamo vicini alla famiglia e al bambino per quello che è successo. Fermo restando il giudizio d'appello pendente, si chiamerà a breve la controparte per definire uno scadenziamento dei pagamenti".