La storia di Jacopo: lascia la toga
a 27 anni e apre un birrificio

Giovedì 29 Settembre 2016
Jacopo Lorenzetto
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CONEGLIANO - «Ecco tredici buone ragioni per preferire una birra a una come te». Così canta Zucchero Fornaciari, nel tormentone post estivo. A Conegliano, da sabato scorso, di ragioni per preferire la birra ce n'è una in più. È il birrificio di Jacopo Lorenzetto che, nel cuore delle terre del Prosecco, ha deciso di non allinearsi alla monocoltura e nella campagna di Santa Lucia invece di piantare viti, coltiva orzo e frumento per produrre birra di alta qualità. Jacopo, 27 anni, studi classici e laurea in giurisprudenza, ha inaugurato sabato a Conegliano (in zona Campidui nel capannone che fu ex Mariachi ed ex Zion) il birrificio che porta il suo nome ed è pronto a sfidare le bollicine con la schiuma di quattro birre dalle ricette originali.

«Mi sono appassionato alla birra a Milano, mentre facevo l'Università» racconta Jacopo, che è cresciuto sulle grave del Piave, circondato dai vigneti di famiglia. Ed è proprio quando si è lontani dalla propria terra che se ne sente la mancanza e che se ne apprezzano le peculiarità. Così ha deciso che il suo futuro non era tra le torri dei fascicoli dei tribunali ed è passato dalla toga alla bionda. «Mi sono reso conto che esistevano birre artigianali di qualità straordinaria - prosegue il 27enne - e che l'Italia, associata ad un'immagine di enogastronomia di eccellenza, era in grado di dare un grande valore alla birra nostrana attraverso ottime materie prime e un microclima unico. Così ho deciso di tornare nella mia terra e tuffarmi in questa avventura». L'anno scorso, nonostante potesse portare avanti quella di famiglia, ha fondato la sua azienda agricola e ha iniziato la semina dei cereali. Quest'anno è partita la produzione di birre.
Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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