TREVISO - Sono oltre dieci anni che vive da precario inseguendo supplenze. E adesso rischia di dover continuare così a causa di un inghippo burocratico nella stesura delle graduatorie per le immissioni in ruolo. Per Nicola Vendramin, 39enne di Treviso, insegnante di flauto alle medie e alle superiori, così come per molti altri nella sua stessa situazione, sarebbe una vera e propria beffa. I titoli per ottenere la titolarità di una cattedra ce li ha tutti. Nell'ultimo concorso è risultato tra gli idonei. In Veneto ci sono dieci posti liberi nella sua materia. Due nella Marca, e lui è anche pronto a cambiare provincia. Ma la graduatoria relativa all'insegnamento di musica, gestita dall'ufficio scolastico della Lombardia, è composta da un solo docente: il vincitore dell'unico posto messo in palio con il concorso.
«Il ministero dell'Istruzione ha detto più volte, in modo chiaro, che in tali graduatorie devono essere inseriti anche gli insegnanti risultati idonei, oltre la quota del 10 per cento è il suo sfogo ma l'ufficio scolastico della Lombardia non l'ha fatto per quanto riguarda il Veneto. Qui ci sono dieci posti vacanti. Ma nella graduatoria c'è una sola persona. Martedì ci sono le convocazioni. E gli idonei come me non sono stati chiamati. Non è possibile che ci sia gente che non passa di ruolo per una semplice inadempienza burocratica». Il professore ha già inviato una sfilza di diffide. E non è ancora tutto. C'è un altro inghippo burocratico che riguarda gli insegnanti di musica: un'incongruenza nel codice meccanografico, quello che individua le scuole, sta infatti bloccando la nomina in ruolo anche dei tre docenti vincitori del concorso relativo ai licei musicali. Nella scuola non c'è pace nemmeno in piena estate.
Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 10:27
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