LORIA - TREVISO All’indomani dell’incidente accaduto a Bessica di Loria e che ha coinvolto un sedicenne in bicicletta, emergono alcuni dettagli sul motivo che hanno spinto l’investitore 28enne, alla guida di una Peugeot 208, a non fermarsi e prestare soccorso alla vittima, scappando invece successivamente all’incidente.
IL GIOVANE
Rintracciato in brevissimo tempo, grazie anche alle indicazioni dei testimoni oculari e alle immagini delle telecamere, il 28enne è ora denunciato per lesioni e omissione di soccorso. Secondo le forze dell’ordine, l’investitore sarebbe un «bravo ragazzo» della zona che è andato nel panico. Quando è stato raggiunto dai militari, ha ammesso subito le proprie responsabilità, risultando collaborativo. Il giovane non è inoltre apparso alterato dal punto di vista psico-fisico, risultando negativo all’alcoltest e ai test tossicologici. In attesa delle perizie tecniche per valutare la velocità a cui andava l’auto, l’investitore sosterrebbe di non aver visto il ragazzino e di averlo investito per una tragica fatalità.
LA STRADA
La strada comunale teatro del sinistro, all’incrocio tra via Asiago e via Cantoni di sotto, non aveva mai destato le preoccupazioni dei residenti, che non hanno mai avanzato ad esempio la richiesta di installazione di dossi o altri dispositivi per far rallentare le automobili. Anche se le auto moderne possono raggiungere alte velocità in breve tempo, il tratto rettilineo non è troppo lungo (circa 500 metri) e alla metà è presente un incrocio trasversale, dotato di specchio per chi si immette da via Asiago. Dall’amministrazione arriva comunque il plauso ai propri cittadini testimoni dell’incidente, per l’aiuto offerto sia nel chiamare prontamente i soccorsi, sia per l’aver fornito dettagli utili all’individuazione del responsabile. Infine un ammonimento a fermarsi sempre quando accadono situazioni del genere e prestare soccorso, e non solo per obbligo di legge, ma per una questione di educazione di morale.