Impiegata spiata e fotografata dal
capo in ufficio con microtelecamere

Domenica 28 Luglio 2013 di Lina Paronetto
Denunciato per interferenze illecite nella vita privata e molestie
TREVISO - Scatti e filmati delle gambe e del dcollet dell'impiegata, attraverso microtelecamere nascoste negli oggetti pi innocui: la sveglia, la penna, una chiavetta usb, addirittura l'orologio. Aggeggi che un 50enne trevigiano, il capo ufficio della donna, aveva comprato su Internet e con cui, stando ai file salvati sui due hard-disk e sequestrati dalla squadra mobile, aveva filmato anche altre donne. Il caso in un'azienda trevigiana, in cui i due lavorano fianco a fianco.



Lei, 40enne, sposata, a inizio anno aveva cominciato a sospettare che qualcuno mettesse le mani nelle sue cose. Lasciava l'ufficio per la pausa caffè, e quando tornava trovava la borsa in disordine, impronte sul telefonino. Ben presto aveva iniziato a sospettare del capo ufficio, separato, con figli, a cui aveva fatto arrivare indirettamente l'invito a smettere. Un giorno era andata da lui e gli aveva detto: «Penso che qualcuno frughi nelle mie cose». Voleva fargli intendere di essersene accorta, dirglielo e basta. Ma lui aveva continuato, esasperandola. Tanto che la donna aveva chiesto e ottenuto un cassetto chiuso a chiave. Aveva addirittura pensato di cambiare posto di lavoro. Difficile, di questi tempi. Così, aveva resistito, ma la situazione era diventata via via insostenibile: il collega aveva iniziato anche a molestarla, strusciandosi contro di lei. E assumendo anche delle pose strane, che avevano fatto pensare all'impiegata che le stesse scattando delle foto o la stesse filmando sotto la gonna. Ma con cosa? Pareva con l'orologio.



«Finché un movimento del polso non l'ha tradito», spiega il dirigente della Mobile di Treviso Enrico Biasutti. La 40enne è andata a vedere in Internet e ha scoperto che con un'ottantina di euro sono in vendita orologi "da spia" dotati di microtelecamera. E molti altri oggetti di cui, improvvisamente, la donna si è resa conto di essere circondata. Approfittando dell'assenza del collega, ha trovato nella scrivania dell'uomo strumenti, cavetti, hard-disk. E foto di lei, della scollatura, delle gambe. A inizio luglio la denuncia alla polizia, quindi la perquisizione, disposta dalla Procura, nel corso della quale sono stati sequestrati apparecchi elettronici e dischi in cui c’erano anche immagini appartenenti ad altre donne. Immediata la denuncia per interferenze illecite nella vita privata e molestie.
Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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