TREVISO - Dalle schiacciate ai terremoti. Dalla Nazionale italiana di pallavolo a quella scientifico-culturale per eccellenza, l'Accademia dei Lincei che nel 2010 lo ha insignito della massima onorificienza. Dalle traiettorie sotto rete all'invenzione di Shiva, la macchina che riproduce e simula i sismi. Questo il passo, lungo una decina di anni, che ha fatto Giulio Di Toro. Gli appassionati del volley, non solo quelli trevigiani, lo ricordano bene per le stagioni alla Sisley in A2 e in A1 (e prima ancora a Vittorio Veneto con l'Antares in serie B) e poi per le stagioni a Montichiari e in azzurro. Un ragazzone dai modi gentili, un talento che gli fece conquistare un posto perfino nella Nazionale di Julio Velasco, ma anche una passione per la geologia che lo ha portato alla laurea a Padova nel 1999, poi al master alla prestigiosa Brown University del Rhode Island, quindi ai lavori in Giappone e alla cattedra di professore associato a Padova. L'occasione l'ha colta in Gran Bretagna. Oggi, a 50 anni, Di Toro è chair, cioè detiene la cattedra di scienze geologiche all'università di Manchester, ateneo che non ha perso l'occasione di accappararsi uno dei più brillanti geologi a livello mondiale...
Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 13:28
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