I Girotto dinastia di parrucchieri, sei fratelli uniti dalla passione per il taglio dei capelli

Martedì 31 Gennaio 2023 di Elena Filini
I fratelli Girotto

TREVISO - Pieghe, taglio e colore: dici capelli e dici Girotto, un’intera dinastia votata all’hair style. «Siamo i barbieri di Treviso». Padre, madre, 11 fratelli: chi sono davvero i Figaro trevigiani? È un’angolazione poco scontata, ma raccontare la città da questo punto di vista aiuta a capire come è evoluta la società nel corso di quasi un secolo. I momenti salienti della vita di molti trevigiani e altrettante trevigiane passano infatti dalle mani della Girotto dinasty: dal primo appuntamento al matrimonio, dalla festa comandata alla serata di gala. Vezzosi gli abitanti della Marca lo sono costituzionalmente. E la storia dei parrucchieri Girotto è uno spaccato del lifestyle cittadino.

LE ORIGINI

In principio è papà Narciso Girotto, trevigianissimo. Nomen omen: ha 8 anni quando viene messo a far la gavetta come garzone di bottega. Il mestiere gli va subito a genio e nel 1934 apre il primo negozio di barberia a San Niccolò. «Aveva 18 anni e le idee chiare - ricorda l’ultimogenito Flavio - con il carattere forte e determinato che lo contraddistingueva mordeva il freno e non voleva stare alle dipendenze. Nonostante ci fossero moltissimi barbieri in città, decise di mettersi in proprio. E subito si creò una clientela di un certo respiro». Ecco i Dalla Siega, ecco i Benetton: tutta la borghesia inizia a frequentare la bottega di Girotto per il taglio uomo. «Nel 1960 mio padre si trasferisce davanti alla stazione: dove oggi c’è la Mom si trovava un albergo diurno privato di proprietà del geometra Caner - prosegue Flavio -: lo frequentavano i viaggiatori che arrivavano in città durante gli anni del boom: all’interno c’erano vari negozi tra cui parrucchiere, barbiere, docce e stireria. Oltre a pendolari e persone che frequentavano La Marca per affari. Era il polo della Treviso bene». Qualche anno dopo il geometra si ammala e viene a mancare. Il Comune di Treviso propone a Narciso Girotto l’intera gestione del diurno: lui accetta e mette al lavoro la moglie Marcellina e i figli. «L’avventura del centro diurno dura fino al 1987: io parto per il militare, mio papà si ammala e chiude. Ma in quegli anni il business di famiglia si era ampliato anche al taglio donna grazie a mia madre. I miei fratelli avevano nel frattempo aperto altri saloni a Treviso, sia uomo sia donna». In tutto in quel periodo sotto il nome di Girotto ci sono tre insegne in città: una in via Manin, una in vicolo Avogari e una a San Lazzaro.

QUESTIONE DI FAMIGLIA

Oggi i negozi sono sei, ognuno gestito da Paolo, Luigino, Giovanni, Leandro, Mauro e Flavio Girotto, quattro a Treviso, uno a Dosson e uno a Villorba. A tutti gli effetti i figli di Narciso rappresentano la lobby del capello. Degli undici fratelli e sorelle iniziati al parrucco, sei sono ancora in attività: il più anziano ha 76 anni il più giovane 55. Oggi come sono i Trevigiani dal parrucchiere? «A Treviso al parrucchiere non si rinuncia - risponde Flavio Girotto, ultimo della dinastia -. È un bene secondario perchè non è il pane, però vedersi bene è considerato fondamentale. Lo abbiamo capito durante il lockdown, soprattutto a Treviso. Noi abbiamo un sacco di clienti settimanali». Nel tempo la clientela è sempre meno schiava della moda e chiede colorazione e tagli studiati in base all’incarnato della persona. Clienti celebri? «I Benetton da tempo non sono più nostri clienti -prosegue Flavio- però avevamo il loro stilista Castelbajac, gran persona e raffinato creativo. Da sempre affezionato anche Stefano Beraldo e poi molte signore dell’imprenditoria e delle professioni». Nella vita di un hair stylist c’è sempre un nome che si desidererebbe far accomodare in poltrona. Nel caso dell’ultimo dei Girotto? «Adriano Panatta. Ha la fortuna di avere ancora una chioma bella e fluida. Certo il suo ciuffo è un marchio di fabbrica, ma oggi lo vedrei con un ciuffo sempre abbondante ma molto corto dietro. Il medio lungo sconnesso è il nuovo hipster. Su di lui sarebbe perfetto». p>Pieghe, taglio e colore: dici capelli e dici Girotto, un’intera dinastia votata all’hair style.

Ultimo aggiornamento: 18:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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