Lavori in cimitero, da una fossa spuntano centinaia di scheletri: chiuso

Mercoledì 14 Giugno 2023 di Annalisa Fregonese
IL RECUPERO DELLE OSSA AL CIMITERO DI GAIARINE
GAIARINE - Una fossa con scheletri ed ossa umane è stata rinvenuta ieri mattina nel cimitero comunale. I necrofori della ditta Frè Servizi di Francenigo erano all’opera per le estumulazioni: dovevano rimuovere le sepolture a terra risalenti al 1962. Un lavoro di ordinaria amministrazione fino a quando, scavando nel tratto di cimitero sul lato sinistro rispetto all’entrata, a circa cinque metri dal muro di cinta, dal terreno hanno cominciato ad affiorare scheletri in gran quantità. Sorpresi, i necrofori hanno subito informato il municipio. Avuta la conferma di andare avanti con il recupero, gli operai hanno continuato a lavorare. In totale sono stati riempiti ben sette sacchi, ricolmi di ossa e teschi, che sono stati collocati sotto chiave in luogo sicuro. In attesa di istruzioni da parte delle autorità su come procedere. Il cimitero è stato chiuso in via cautelativa.

«Abbiamo subito informato la procura della Repubblica e i carabinieri – spiega il sindaco Diego Zanchetta - Quei poveri resti sono stati messi al sicuro, adesso attendiamo disposizioni su come procedere. Certo è un episodio davvero singolare. Perché quelle ossa sono state ritrovate sopra le sepolture del 1962, non sotto, è un mistero. Significa che sono state spostate in anni successivi. Chi l’abbia fatto e perché non si sa. Come misteriosa è l’origine di quei resti. Si può supporre che siano morti della Grande Guerra, ma non è certo. Quel che è sicuro è che diverse ossa presentano fori, si notano bene sulle anche, sembrano lasciati da proiettili».

Le cronache raccontano di un ospedale militare che, ai tempi della Grande Guerra, sarebbe stato operativo proprio in quella zona di Gaiarine. «Un’ipotesi è che quegli scheletri appartenessero a soldati ricoverati all’ospedale e poi morti in seguito alle ferite riportate - riflette il sindaco - Un’altra pista parte dalla lapide che fu trovata non molto tempo fa proprio da quel lato della cinta muraria del cimitero. Era rimasta nascosta dalla vegetazione per tanti anni, la trovammo in seguito ad una manutenzione radicale. E’ una lapide scritta in croato, riportante 96 o 97 nomi di uomini, sono tutti croati. Che fossero caduti dell’esercito austroungarico? E dunque quegli scheletri siano di quei soldati croati? Ho chiesto al nostro assessore Gottardi, che è appassionato di storia, di svolgere ricerche in proposito. Staremo a vedere».

Per inciso, a qualche km di distanza, al ponte sul Monticano a Fontanelle, vi è un cippo scritto in lingua serbo-croata, che ricorda i caduti della Grande Guerra. Il ritrovamento di ieri mattina potrebbe aiutare a scrivere nuove pagine della storia locale.
Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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