Finte epigrafi e ceri contro il fratello per l'azienda di famiglia

Martedì 20 Giugno 2017 di Denis Barea
Finte epigrafi e ceri contro il fratello per l'azienda di famiglia
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CONEGLIANO - In ballo ci sarebbero 35 milioni di euro, ovvero la valutazione dell'azienda di famiglia gestita da due fratelli di Conegliano. Il motivo del contendere, invece, è quanto uno dei due dovrebbe ricevere dall'altro per farsi liquidare e uscire dall'attività di produzione di vino. Differenze di idee degenerate in una vera e propria guerra familiare e approdate nelle aule del tribunale di Treviso dove sono diventate un procedimento per stalking

E' il dicembre del 2015 quando la tensione tra fratelli, un 58enne e un 63enne, schizza alle stelle. Non c'è accordo sulla liquidazione e il più giovane, quello che vuole andarsene con i soldi, sarebbe passato dalle parole ai fatti. E tanto per iniziare, avrebbe deciso di tappezzare i muri dell'azienda vitivinicola con delle epigrafi che avrebbe trovato appese ai muri dei paesi intorno a Conegliano. Una trovata probabilmente di cattivo gusto ma del tutto innocua. Poi avrebbe deciso di aggiungere un tocco di grottesco al macabro: passare dalle epigrafe ai volantini che pubblicizzano le attività di un circo, anche queste appese ai muri esterni dei capannoni aziendali, un messaggio neppure troppo velato su come pensava l'azienda di famiglia fosse condotta...
 
 
Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 12:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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