TREVISO - La storia della dottoressa trevigiana Maria Alessandra Geremia, che in due giorni si è vista recapitare trentacinque bollette per un importo di settemila euro in riferimento ad un'utenza chiusa da otto anni ha suscitato un certo scalpore.
Il medico, dopo aver ceduto il proprio studio dentistico effettuando una voltura, si era rivolta all'Associazione difesa del consumatore per sanare quello che è un palese errore. Le fatture infatti, emesse dal 2009, non le spettano perchè ha ceduto la propria attività chiedendo, nel contempo, la voltura della fornitura a favore del medico subentratole che, nel frattempo paga le nuove utenze.
«Dopo gli articoli - spiega Geremia -un funzionario Enel mi ha prontamente chiamata scusandosi per l'errore e promettendo che in capo a pochi giorni la questione sarebbe stata risolta». Era il 18 luglio, ma ad oggi nulla è stato fatto, anche a causa - è probabile - del periodo estivo. Nel frattempo quindi Maria Alessandra Geremia è in attesa di altre 35 bollette di storno.
Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 16:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il medico, dopo aver ceduto il proprio studio dentistico effettuando una voltura, si era rivolta all'Associazione difesa del consumatore per sanare quello che è un palese errore. Le fatture infatti, emesse dal 2009, non le spettano perchè ha ceduto la propria attività chiedendo, nel contempo, la voltura della fornitura a favore del medico subentratole che, nel frattempo paga le nuove utenze.
«Dopo gli articoli - spiega Geremia -un funzionario Enel mi ha prontamente chiamata scusandosi per l'errore e promettendo che in capo a pochi giorni la questione sarebbe stata risolta». Era il 18 luglio, ma ad oggi nulla è stato fatto, anche a causa - è probabile - del periodo estivo. Nel frattempo quindi Maria Alessandra Geremia è in attesa di altre 35 bollette di storno.