Addio a Enzo Lorenzon: l'imprenditore che salvò dalla rovina la Casetta di Parise

Lunedì 7 Dicembre 2020 di Annalisa Fregonese
Il commendatore Enzo Lorenzon, il papà della Casetta Parisa è morto all'età di 75 anni

SALGAREDA E’ morto nella sua casa nella notte fra sabato e domenica scorsa il commendator Enzo Lorenzon, 75 anni, il “papà” della Casetta Parise che si trova nella golena del Piave. A strapparlo alla vita un infarto fulminante che non ha lasciato scampo. Se non fosse stato per Lorenzon, la Casetta delle Fate con ogni probabilità sarebbe caduta in rovina. Il suo provvidenziale intervento la salvò dal degrado, trasformandola in un centro di cultura, cenacolo di poeti e letterati. 
IL PROFILO
Imprenditore lungimirante e di successo per tanti anni Enzo Lorenzon è stato alla guida dell’azienda Novaglass di Salgareda, che aveva avviato insieme al fratello Goliardo, quest’ultimo morto nel 2015. Fu un’iniziativa imprenditoriale straordinaria, avviata nel 1983 che nel tempo vide la Novaglass crescere e diventare leader nel settore delle membrane impermeabilizzanti. Anni fa Enzo Lorenzon aveva ceduto le proprie quote, desiderando vivere senza più gli assilli del business. E’ il 2015 quando Claudio Rorato, allora assessore a Salgareda, lo avvicina parlandogli della Casetta delle Fate. E’ il “buen retiro” che lo scrittore Goffredo Parise per anni aveva cercato, trovandolo infine nella deliziosa casina incastonata nella golena del Piave. Un luogo immerso nel silenzio e nella natura dove Parise scrisse alcune delle sue opere più importanti. La casetta delle Fate minacciava rovina, urgeva trovare una soluzione. «Enzo mi chiamò – ricorda con emozione Moreno Vidotto, che oggi custodisce e si prende cura della Casetta – e volle che andassimo a vederla insieme. Non si trattava solo di acquistarla, bisognava poi pensare pure alla sua gestione ed Enzo non se la sentiva di affrontare quest’aspetto da solo. Ne parlammo, concordammo mi sarei occupato io della parte gestionale. Così Enzo procedette all’acquisto, affidandomi tutta la parte operativa. Pochi anni fa, vedendo che tutto si svolgeva alla perfezione, che la Casetta era diventata un eccellente centro di cultura, con tante iniziative, siglò l’atto di donazione che trasferiva a me l’intera proprietà. Non mancava a nessuno degli appuntamenti in Casetta, seguiva ogni iniziativa con tanto interesse». 
LA CARRIERA
Enzo Lorenzon è stato per un ventennio attivo consigliere in Fondazione Cassamarca.

Era fra i collaboratori più fidati di Dino De Poli, sempre in prima linea per i progetti che venivano intrapresi. Già grande ufficiale al merito della Repubblica Italiana, gli era stata conferita un’altra importante onorificenza questa volta dalla Repubblica Austriaca. La prestigiosa Croce nera d’Austria gli era stata riconosciuta per aver collaborato al recupero del cimitero austroungarico di Follina tramite Fondazione Cassamarca su progetto dell’architetto Portoghesi. Era uno dei soci di lungo corso del Lions Club di Oderzo. Sabato pomeriggio aveva accusato un lieve malore; aggravatosi all’improvviso nel cuore della notte fino all’attacco finale che non gli ha lasciato scampo. Lascia la moglie Clara, il figlio Roberto con la compagna Sara, il nipote Omar. Il funerale viene celebrato mercoledì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Negrisia, giungendo dalla Casa Funeraria di Gorgo. Qui si potrà far visita ad un uomo che tanto ha fatto per la sua comunità.

Ultimo aggiornamento: 08:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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