TREVISO - Il Treviso FBC 1993 con la vittoria in zona De Respinis contro il Cjarlins Muzane mette a segno la terza vittoria consecutiva e si porta a meno 10 dalla capolista Union Clodiense Chioggia fermata in casa sul pareggio dal Breno. All’andata contro i friulani per l’attaccante biancoceleste il lavoro era stato più semplice perché era “bastato” un suo gol al 90’ per ottenere i 3 punti mentre domenica sono serviti gli straordinari: gol del pareggio all’87’ e rete del successo ovviamente come da copione sempre al 90’. E pensare che Alessandro Amedeo De Respinis nelle due partite ha giocato in totale un’ora precisa: 31’ all’andata e 29’ al ritorno il che equivale ad un gol ogni 20’ contro il Cjarlins che, ne siamo certi, sarà ben felice di non incontrarlo più per questa stagione.
Domenica i gol sono arrivati solo nel finale ma per quanto fatto i 3 punti sono stati meritati, è d’accordo?
«È stata una partita un po’ strana con un primo tempo complicato perché loro ci pressavano bene e noi non riuscivamo mai ad uscire con il nostro classico gioco dal basso. Poi ci hanno rubato una palla e hanno trovato il gol del vantaggio. La ripresa invece è stata a senso unico, abbiamo dimostrato tutta la nostra forza schiacciando il Cjarlins nella propria metà campo ribaltando il risultato negli ultimi minuti».
Ci racconta i due gol?
«Prima di segnare ne avevo sbagliato uno abbastanza semplice anche se il portiere ci aveva messo del suo. Era un periodo dove faticavo a concretizzare anche in allenamento, con il Breno avevo colpito il palo e contro l’Este avevo fallito un’occasione davanti alla porta. Il gol del pareggio è stato abbastanza semplice ma di rapina come piace a me. Da lì mi sono sbloccato mentalmente e sulla sponda di Gnago ho puntato la porta spostandomi la palla sul mancino e ho mirato lo spazio libero trovando l’incrocio dei pali».
Ha qualche dedica particolare da fare per la sua prima doppietta in maglia biancoceleste?
«Sì, lo dedico ai miei genitori Cristina e Amedeo che mi seguono e mi sostengono sempre. Quando ho segnato il gol partita sono corso dove c’erano i nostri tifosi e mi sono trovato davanti mia mamma, ci siamo abbracciati ed è stata un’emozione bellissima».
Sui 5 gol totali che ha segnato 4 li ha fatti da subentrato, è solo un caso?
«No, non credo sia un caso. Non è la prima stagione che segno negli ultimi minuti, mi era capitano anche quando giocavo con la Pro Sesto e con la Vis Pesaro di fare una doppietta negli ultimi 5’. Come indole io ci credo sempre e penso che in 2’ le partite possano cambiare. Poi quest’anno finora sono stato anche penalizzato dagli infortuni quindi mi è mancato giocare con continuità e sono partito solo 6 volte da titolare ma confido di trovare il gol anche nel primo tempo. Intanto spero di ripetermi ancora contro il Mestre che affronteremo fra due giornate».
Nelle ultime 2 partite avete guadagnato 5 punti alla Clodiense, iniziate a credere nell’impresa?
«Abbiamo iniziato il campionato senza obiettivi precisi se non di ottenere una salvezza tranquilla. Poi già dalle prime partite ci siamo trovati a lottare per il vertice della classifica e abbiamo capito che possiamo puntare ai playoff e anche a giocarci il campionato. Dieci punti di distacco sono ancora tanti, noi continuiamo a lavorare duro per fare più punti possibile. Non guardiamo la classifica anche per non metterci inutili pressioni, i conti li faremo solo alla fine e se la Clodiense avrà fatto più punti di noi non ci resterà che fargli i complimenti».
I suoi gol decisivi gli sono valsi anche un murale da parte dei tifosi, lo sapeva?
«Sì, un tifoso mi ha mandato la foto con la scritta e anche se non so dove l’abbiano fatta di preciso la cosa ovviamente non può che farmi piacere».