Cornuda, barista aggredita da un cliente al Dam Bar. La furia scatenata da un sovrapprezzo: 50 cent per l'uso del Pos

Giovedì 24 Agosto 2023 di Laura Bon
Barista aggredita a Cornuda

CORNUDA (TREVISO) - Uscito dal bar si accorge che sullo scontrino sono segnati 50 centesimi di troppo. Conto sbagliato? No. L'addebito era per l'uso del Pos, solo che la barista non lo aveva avvertito. Da lì la furia. Il cliente, un macedone di 30 anni, ci ha ragionato sopra, poi ha chiamato per avere spiegazioni e alla fine è tornato sui suoi passi catapultandosi dietro il bancone del Dam bar di Cornuda dove ha preso per il collo la giovane barista, con una violenza inaudita.

Sarebbe probabilmente finita male per lei se alcuni clienti del locale non si fossero immediatamente mossi in difesa della ragazza, chi saltando il bancone, chi aggirandolo, e non avessero immobilizzato l'uomo fino all'arrivo dei carabinieri che hanno identificato l'aggressore. «Avevo preso una coca e due tramezzini, quando ho visto il sovrapprezzo non ci ho visto più» è stata la sua prima giustificazione. Intanto però tutta la scena è stata ripresa dalle telecamere interne del locale di piazza Dalla Chiesa, uno dei punti di riferimento dei giovani del paese e in particolare cuore dei sostenitori dei Bengala fire. E quelle riprese lasciano ben poco spazio all'immaginazione.


Barista aggredita


Il cruento episodio ha suscitato rabbia e sconforto sia nel titolare del bar, Davide Dolo, e nei suoi clienti, sia nel primo cittadino, Claudio Sartor. «L'individuo -spiega Dolo- aveva effettuato una piccola consumazione ed espresso l'intenzione di pagare con il bancomat. Sembra che la ragazza gli abbia detto che gli sarebbe stata applicata una commissione. Lui ha pagato e se n'è andato». Il pomeriggio sembrava destinato a continuare tranquillamente, ma dopo un quarto d'ora l'uomo si è materializzato come un incubo nel locale. «È entrato con violenza -prosegue il titolare- aggredendo la ragazza con la motivazione che lei gli aveva rubato 50 centesimi. Per fortuna i clienti all'interno l'hanno difesa e lo hanno immobilizzato». Tutto ciò fino all'arrivo dei carabinieri di Crocetta cui l'aggressore non avrebbe opposto resistenza, dimostrandosi invece collaborativo ed ammettendo di aver esagerato. «Sì, ho sbagliato, mi sono innervosito» avrebbe detto, aggiungendo di non essere stato informato della commissione al momento del pagamento. «Come esercenti non siamo tutelati -continua Dolo- se una persona può permettersi di aggredire liberamente in questo modo una barista dietro un bancone, allora c'è da riflettere. Speriamo che la mia dipendente si riprenda presto. Certamente dovrà superare lo choc per quello che è successo. Le siamo tutti vicini». Fra l'altro, la giovane, alla richiesta di chiamare un'ambulanza, avrebbe rifiutato, scegliendo di recarsi autonomamente in ospedale. «Mi fa arrabbiare il fatto che non l'abbiano neppure fermato e lui se ne sia andato via libero. È giusto che un individuo in queste condizioni vada tranquillamente in giro per la strada? Comunque la mia dipendente è andata al pronto soccorso per farsi visitare di fronte alle lesioni ricevute e verrà sporta denuncia». Secondo quanto emerge dalle forze dell'ordine, il 30enne sarebbe stato fermato e rilasciato, in attesa di una denuncia per procedere.

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Cliente fuori controllo


Molto arrabbiato anche il sindaco Claudio Sartor. «Mi dispiace sia per la ragazza, sia per Davide, anche perché sono cliente del bar -afferma- È un posto molto tranquillo, ma in generale tutta la mia comunità è tranquilla e lo è ancora di più in questo periodo. In questi giorni abbiamo però letto, anche a livello provinciale di varie aggressioni: dai baristi agli autisti della Mom; ciò mi fa pensare che la situazione sia fuori controllo. Io credo che in un altro contesto, come sindaci del centrodestra saremmo già sulle barricate. Invece continuiamo a portar dentro altra gente, mentre non dovrebbero stare qui. Inoltre c'è una situazione di impunità». Sull'altro fronte, Sartor elogia i clienti intervenuti in difesa della ragazza. «Tanti avventori hanno dato dimostrazione di essere uomini veri; in altre circostanze la gente fa finta di non vedere. Credo di doverli premiare perché se non ci fossero stati loro e non avessero compiuto quel gesto, per la ragazza ci sarebbero state lesioni ben più importanti».

Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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