CONEGLIANO - Era talmente ubriaco da non reggersi in piedi, eppure guidava un tir da 400 quintali e zigzagava in autostrada, seminando il panico.
L’ALLARME
L’allerta ieri è scattata alle 13.30: i primi ad accorgersi di quel pericolo ambulante sono stati gli agenti della stradale in servizio sulla A27. La pattuglia ha notato la guida scomposta dell’autoarticolato. Il mezzo, con targa slovacca e carico di merci varie, stava percorrendo la carreggiata nord, in direzione Belluno, a pochi chilometri dal casello di Conegliano.
LE SBANDATE
Sbandava in continuazione, incapace di mantenere la traiettoria. Oscillava tra le corsie, segno che chi lo guidava non era lucido. La pattuglia gli si è messa alle calcagna e a forza di sirene, lampeggianti e sfanalate è riuscita ad accompagnarlo fino al vicino casello, così da scongiurare incidenti. Quando è sceso dal camion, il 34enne barcollava, aveva un alito vinoso e l’intera cabina puzzava di alcol. Non ci sono dubbi sul fatto che avesse bevuto. Peccato che uno come lui, che di professione fa l’autotrasportatore, non si tollerato nemmeno un sorso di alcolici mentre è in servizio. Intuendo di essersi cacciato nei guai, ha rifiutato l’etilometro. Ma questo non gli ha risparmiato la denuncia (proprio per rifiuto di sottoporsi all’alcoltest) e le sanzioni. Patente ritirata e 700 euro di multa. L’autoarticolato invece non è stato posto sotto sequestro perché non è di sua proprietà: appartiene alla ditta slovacca per cui lavora. L’intervento tempestivo della polizia stradale ha permesso di scongiurare il peggio. Motivo per cui, anche alla luce delle recenti stragi sulle strade, i controlli verranno rafforzati. Sia quelli interforze, come indicato dal prefetto, sia quelli fatti di iniziativa dalle singole forze dell’ordine.