PONTE DI PIAVE - Secondo l'accusa avrebbe acquistato 28 stufe a pellet del valore di 40mila euro e un fiume di birra per altri 9mila euro pagando con assegni poi risultati "spariti" da una filiale bancaria. Un 35enne friulano è finito questa mattina a processo per truffa e ricettazione. A farlo finire nei guai le denunce dei commercianti che non sono riusciti ad incassare quegli assegni ed hanno presentato querela.
Secondo la ricostruzione l'uomo avrebbe raggiunto la birreria di Ponte di Piave e dopo aver raggiunto l'accordo per una fornitura di birra avrebbe lasciato un assegno come caparra. Allo stesso modo in un negozio coneglianese specializzato nella vendita di stufe si sarebbe accordato per riceverne 28 ed avrebbe lasciato un assegno. In tribunale a Treviso questa mattina è andato in scena il primo atto della vicenda con l'apertura del processo.
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