C'è una famiglia di caprioli bianchi, il borgo: «Non sparate, per favore»

Martedì 21 Febbraio 2017 di Fulvio Fioretti
C'è una famiglia di caprioli bianchi, il borgo: «Non sparate, per favore»
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VITTORIO VENETO - «Non sparate ai caprioli bianchi»: l’appello parte da alcuni residenti di via Con Alti e dei Tolot, a Santa Giustina, che stanno tenendo sotto controllo una famigliola di caprioli, la cui madre è uno splendido esemplare bianco, ma non albino, proprio come uno dei due cerbiatti nati un anno fa. 
Il pericolo è che muovendosi liberamente nella boscaglia tra Santa Giustina e San Lorenzo possano incappare in qualche doppietta che non apprezza la loro diversità. 
«Chiediamo che non vengano inseriti nei piani di abbattimenti - spiega Luca Casagrande che da tempo osserva i movimenti dei tre ungulati - perché sono esemplari diversi. Fossero albini denoterebbero delle carenze, avrebbero gli occhi rossi e gli zoccoli rosa. Si tratta in questo caso di una mutazione genetica: gli animali sono splendidi, stanno bene, e secondo noi che li vediamo spesso, sarebbero da tutelare e proteggere a tutti i costi».
La femmina è chiamata dai residenti “la dama bianca”:  «Ho fatto girare la voce: guai a chi spara a lei e ai suoi piccoli caprioli. Per adesso - afferma Casagrande - siamo riusciti a tenerli sotto controllo, ma ora che sono grandi cominciano ad allargare i loro orizzonti. La femmina sappiamo che è qui da circa 3 anni, finora è stato mantenuto come segreto, ma bisogna che tutti diventino in qualche modo tutori della loro incolumità. Vale la pena fare una passeggiata da queste parti e ammirarli».
Dei due cerbiatti, tra l’altro, quello bianco è un maschio e sta mettendo le corna proprio in questi giorni: «Dobbiamo escludere dalla caccia la montagna di Sant’Antonio - è l’appello -  che facciano una riserva».
Ultimo aggiornamento: 15:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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