Caos mensa scolastica a Casale sul Sile. Primi giorni di scuola e i pasti degli alunni sono già in ritardo: Dussmann nel mirino

Giovedì 5 Ottobre 2023 di Mauro Favaro
(foto Pexels)

CASALE SUL SILE (TREVISO) - Pasti arrivati in ritardo nelle scuole. Anche di mezz’ora. Con inevitabili effetti a cascata sulle attività programmate per il pomeriggio.

Non c’è pace per il servizio mensa delle scuole di Casale. «È iniziato il nuovo anno scolastico, ma i problemi sono rimasti gli stessi -mette in chiaro Lorenzo Biotti, consigliere di opposizione- già in questi primi giorni sono stati registrati dei ritardi nella consegna dei pasti». In un’occasione, poi, è stato consegnato il cibo anche per alcune classi che in realtà non erano presenti perché in gita. Il Comune ha subito chiesto spiegazioni alla Dussmann, la multinazionale che gestisce il servizio.


PRIME SEGNALAZIONI
«Abbiamo avuto un paio di segnalazioni ufficiali di ritardi - conferma il sindaco Stefania Golisciani - sembra ci sia stato un temporaneo problema di scambio di dati tra istituto scolastico e ditta. Dicono che la cosa è stata risolta. In ogni caso, continuiamo a vigilare in modo costante». Non mancano poi alcuni nodi riguardanti il comitato mensa. In agosto si è dimesso il presidente. E di seguito hanno lasciato altri 5 componenti. «Abbiamo inviato noi una mail a tutti quelli che risultavano tra i componenti del comitato per chiedere se intendevano riproporsi anche per quest’anno -specifica il primo cittadino- alcuni non hanno confermato l’impegno perché i loro figli sono usciti dall’istituto. Mentre un paio hanno ritenuto non utile il ruolo del comitato per migliorare il servizio». A ottobre ci sarà l’elezione dei nuovi membri. L’attività, comunque, va avanti. Anzi, già lo scorso 21 settembre c’è stata una prima riunione del comitato. «E abbiamo intenzione di ripartire anche con gli assaggi in mensa» aggiunge Golisciani. In questi giorni non sono mancati altri problemi riguardanti le forniture. Ieri, ad esempio, la Dussmann ha comunicato alle famiglie degli alunni delle elementari e delle medie che sarebbe arrivato yogurt al posto della frutta. E oggi ci sarà la frutta al posto dello yogurt. Ritardi e variazioni possono essere viste come cose di poco conto? «Il punto vero - evidenzia Biotti - è che non si tratta di un problema isolato, ma di gocce che si aggiungono a un vaso già pieno».


TUTELA LEGALE
In luglio il Comune ha affidato allo studio legale Michielan di Mogliano l’incarico di valutare tutti gli aspetti del contratto siglato con la Dussmann Service Srl. Dopo i casi dello scorso anno scolastico, tra corpi estranei trovati nei piatti, come filamenti metallici, disservizi e polemiche, il municipio ha deciso di avvalersi di un supporto giuridico per compiere i passi che verranno considerati necessari, limitando i rischi. In molti si attendevano la rottura del contratto con la Dussmann. Ma alla fine lo strappo non c’è stato. Il Comune intanto ha messo quasi 40mila euro in più per fare in modo che la rivalutazione Istat non andasse a pesare sulle tasche dei cittadini. Così il buono pasto è stato confermato a 4,88 euro per nido, asili, elementari e medie (invece di 5,23 euro). «Bisognerebbe avere il coraggio di fermare un servizio che non funziona -conclude Biotti- in estate c’era la possibilità di cambiare il gestore del servizio. Si rischia che ci sia una causa con richiesta di risarcimenti danni? Credo che davanti al bene dei bambini il problema debba comunque essere affrontato».

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