Un fiume in piena di cause in sede civile e denunce in sede penale sta per arrivare addosso alla PricewhaterhouseCoopers, il colosso americano (una tra le quattro maggiori agenzie del settore al mondo, 30 miliardi di dollari all'anno di fatturato ) che svolge il ruolo di società di revisione dei conti di Veneto Banca, e sulla Kpmg spa, che è stata il revisore della Popolare di Vicenza prima di venire sostituita pochi mesi fa proprio dalla Pwc.
Tonnellate di raccomandate e carte bollate su cui metteranno la loro firma in più di 5 mila, in gran parte azionisti di Veneto Banca. Un esercito che ha messo nel mirino chi si è occupato della revisione contabile delle due banche venete accusandoli di aver certificato per anni bilanci che le verifiche di Consob e Banca d'Italia hanno invece rivelato essere stati alterati in maniera tale da nascondere il vero stato dei conti.
Per quanto riguarda Veneto Banca, i reati contestati nelle denunce penali sarebbero quelli di concorso in aggiotaggio, mancata vigilanza e in alcuni casi persino di concorso in truffa, così da potersi agganciare all'indagine di cui si occuperà il sostituto procuratore di Treviso Massimo De Bortoli e che si fonda sui faldoni contenenti quelle tremila denunce per truffa e estorsione che nel 2015 erano state trasmesse alla Procura di Roma per essere incluse nel filone principale dell'inchiesta sulla ex popolare di Montebelluna e che i magistrati della capitale, dopo due anni, hanno invece rispedito in Veneto.
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