TREVISO - Non riuscivano a parlare. Ma piangere non rende meno uomini. Una stretta al cuore il ricordo ai Caduti pre inaugurazione, davanti alla statua Alpino nella bufera di Carlo Balljana. Con l'alpino sindaco Manildo che cercava di dominare l'emozione. E, vicino a lui, il piccolo Leonardo, 10 anni, che non riusciva ad arginare il fiume di lacrime. «Ricordiamo chi è andato avanti», spiegava il sindaco nel raccontare il senso della cerimonia che, come da tradizione, ricorda i compagni che non ci sono più. E Leonardo pensava a suo padre scialpinista, Giacomo Volpi, alpino trevigiano morto in montagna in un incidente nel 2009. «Leonardo aveva due anni - dice la madre, Vanessa Porrello - Per molto tempo non ha più parlato». Il suo cruccio, oggi, è quello di non ricordare il volto del papà. «Non riesco a raffigurarmelo», spiega il ragazzo. E tra le cose che più desiderava avere per tenere viva la memoria c'era la penna nera del babbo alpino. «Ma non si trovava più il cappello», prosegue la madre...
Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 08:40
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