In Polesine l'indice di vecchiaia più alto del Veneto: per ogni bimbo ci sono quasi tre anziani

Per ogni ragazzino con meno di 14 anni ci sono quasi tre anziani con più di 65 anni

Lunedì 4 Marzo 2024 di Francesco Campi
In Polesine l'indice di vecchiaia più alto del Veneto: per ogni bimbo ci sono quasi tre anziani

ROVIGO - Per ogni bambino polesano ci sono quasi tre anziani. Non un semplice dato statistico, ma l'indicatore di una rivoluzione demografica i cui effetti a lungo termine rischiano di avere ripercussioni sociali pesantissime, se non altro dal punto di vista dell'assistenza. Non a caso, Pietro Girardi, che oggi si insedierà come nuovo direttore generale dell'Ulss Polesana, poco dopo la comunicazione della nomina, ha rimarcato: «Il mio impegno sarà massimo soprattutto per tutelare le fasce più fragili della popolazione, come disabili e anche come gli anziani. Quello degli anziani per me è un tema particolarmente sentito, perché la provincia di Rovigo ha una popolazione fra le più anziane della regione e in prospettiva invecchierà ancora di più, mentre si sono perse le famiglie strutturate di un tempo, quindi serve una rete importante anche per scongiurare che ci siano persone che possano rimanere o sentirsi sole».
 

LA SITUAZIONE
Nell'ultima “Relazione Socio Sanitaria della Regione Veneto" si evidenzia come «i territori delle Ulss 5 Polesana, Ulss 1 Dolomiti, Ulss 3 Serenissima, Ulss 4 Veneto Orientale sono quelli con più di un quarto della popolazione con almeno 65 anni e con un indice di vecchiaia che supera i 200 (più di 2 abitanti di 65 o più anni di età per ogni bambino di età 0-14 anni).

In realtà, analizzando il dato, è proprio il Polesine ad avere il più alto indice di vecchiaia: 267,40. Ovvero, ogni 100 ragazzi con meno di 14 anni ci sono oltre 267 residenti over 65. Cioè circa 27 anziani per ogni 10 bambini, praticamente un rapporto di tre a uno. L'indice di vecchiaia medio regionale è decisamente più basso, 195,3, già più alto di quello nazionale, 187,9, il più alto a livello europeo. In Veneto, si legge nella relazione, “la quota di popolazione anziana è in costante aumento: attualmente gli ultra 65enni sono circa 1.168.000 e i bambini di 0-14 anni 598.000, con un rapporto di 195 anziani ogni 100 bambini. Tale indicatore negli anni 80 era pari a 62, misura che saliva a 136 nel 2000; dal 2002 al 2011 l’immigrazione straniera di persone giovani, che ha determinato un incremento della natalità, ne ha frenato l’aumento, ripreso dal 2012 sia per l’esaurirsi degli effetti del contributo dell’immigrazione straniera, sia per l'aumento della speranza di vita”.

LE GENERAZIONI
Come nota l'Ufficio statistico regionale, «in Veneto, nel 2000 gli equilibri tra generazioni vedevano numerosa la fascia di popolazione in età attiva 35-54 anni (1,3 milioni, il 29,6% della popolazione) e ancora importante la presenza di giovani 18-34enni (1,1 milioni, il 24,2%). Oggi, se la fascia centrale di età è sempre ben nutrita, risultano in calo i giovani, scesi al 17,2% della popolazione (834mila); in crescita la componente più anziana (75 anni e oltre), che è passata dall'8,1% del 2000 al 12,5%. Secondo le previsioni Istat per la nostra regione, il processo di "degiovanimento" al 2050 potrebbe essere così intenso da ridurre i giovani al 15,1% della popolazione, a fronte di una presenza di anziani al 21,8%; in diminuzione anche i minori (14,0% al 2050) e quelli di età 35-54 (24,8%). I nuovi equilibri (squilibri) demografici narrano, dunque, di una difficile convivenza tra generazioni, da un lato coorti di anziani sempre più consistenti e dall'altro giovani sempre più in calo: si stima che a metà secolo ci saranno 296 persone con più di 65 anni ogni 100 ragazzi 0-14 anni, quando oggi sono 195 ed erano 135 al 2000». 
 

POCHI UNDER 14
A Rovigo, dove gli under 14 sono appena il 10,4% della popolazione, ben due punti percentuali in meno della media regionale del 12,4%, e gli over 65 il 27,6%, ovvero addirittura il 3,5 in più rispetto al 24,1% che si registra a livello regionale, questa sproporzione è già decisamente più marcata. Il secondo indice di vecchiaia più alto del Veneto, pari a 254,7, è quello della provincia di Belluno, realtà montana e caratterizzata da una quota di popolazione straniera di appena il 6,1%, rispetto all'8,6 polesano. L'indice di vecchiaia più basso è invece quello veronese, 174,9, che non a caso è la realtà con la quota più alta di popolazione straniera in Veneto, il 12%.

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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