ROVIG - Problemi e difficoltà per passeggeri e pendolari che viaggiano sui treni delle tratte locali non derivano solamente da ritardi, disservizi, convogli fantasma e caro biglietti. Anche la sicurezza e l'incolumità di chi viaggia costituisce un aspetto non trascurabile per definire la qualità del servizio. I problemi riguardano i passeggeri ma anche il personale di bordo, bersaglio di atti di prepotenza. L'ultimo di una serie piuttosto sulla linea Verona-Rovigo, nel tratto tra Badia e Lendinara: mercoledì sera un gruppetto di persone visibilmente alterate di nazionalità non italiana, probabilmente magrebini, ha dato in escandescenze quando il capotreno ha chiesto loro di esibire i biglietti.
Letteralmente sbigottiti da quanto è avvenuto in un crescendo di violenza e vandalismo i pochi passeggeri in viaggio a bordo del convoglio. L'alterco, le minacce poi la violenza: il gruppetto si è sfogato sulla porta del comparto del macchinista nel quale il capotreno è stato lesto a rifugiarsi. Porta sfondata e distrutta a colpi di estintore e momenti di vero terrore per tutti a bordo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Letteralmente sbigottiti da quanto è avvenuto in un crescendo di violenza e vandalismo i pochi passeggeri in viaggio a bordo del convoglio. L'alterco, le minacce poi la violenza: il gruppetto si è sfogato sulla porta del comparto del macchinista nel quale il capotreno è stato lesto a rifugiarsi. Porta sfondata e distrutta a colpi di estintore e momenti di vero terrore per tutti a bordo.