ROVIGO - «Sono un tecnico del gas, devo installare un dispositivo di sicurezza». Sarebbe questa la frase con la quale un 29enne brianzolo, con tanto di pettorina, si è presentato alla porta di alcuni anziani, in modo da farsi aprire per installare all'interno della loro abitazione un rilevatore di monossido, chiedendo poi il pagamento di una cifra pari a 259 euro a fronte del costo di mercato dell'oggetto di circa una ventina di euro. Fortunatamente, nonostante i suoi ripetuti tentativi, nessuno sembra essere caduto nella rete. Anzi, un'acuta 74nne residente in via Curtatone, ha pensato bene di chiamare il 113 subito dopo avergli chiuso la porta in faccia. La sua segnalazione ha messo immediatamente in moto una pattuglia della Squadra Volanti, guidata dal commissario capo Michele Fioretto, che ha intercettato il 29enne con la sua pettorina mentre stava cercando di entrare in una casa in via San Marco. Mentre i poliziotti gli stavano chiedendo chiarimenti, è sopraggiunto in bicicletta un 74enne, anche lui residente in via Curtatone, che ha spiegato di aver appena ricevuto la visita del venditore. «Mi ha detto di essere un tecnico del gas e pensavo che fosse un dipendente di Asm e per questo l'ho fatto entrare - ha raccontato l'anziano -. Lui ha montato il dispositivo, poi si è seduto al tavolo e ha predisposto una ricevuta da 259 euro».
Il rodigino ha capito che si trattava di un venditore e gli ha spiegato di non avere soldi. Il giovane avrebbe insistito, proponendogli di aspettare che andasse in banca a ritirarli. Il 74enne si è mostrato irremovibile e il venditore se n'è dovuto andare con le pive nel sacco. I controlli hanno appurato che il giovane monzese, A.A. le sue iniziali, già denunciato in passato per la sua condotta truffaldina, è effettivamente dipendente di un'azienda di vendita porta a porta di Brescia, ma il suo comportamento indurrebbe in errore i possibili clienti. Quindi è stato denunciato per tentata truffa aggravata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il rodigino ha capito che si trattava di un venditore e gli ha spiegato di non avere soldi. Il giovane avrebbe insistito, proponendogli di aspettare che andasse in banca a ritirarli. Il 74enne si è mostrato irremovibile e il venditore se n'è dovuto andare con le pive nel sacco. I controlli hanno appurato che il giovane monzese, A.A. le sue iniziali, già denunciato in passato per la sua condotta truffaldina, è effettivamente dipendente di un'azienda di vendita porta a porta di Brescia, ma il suo comportamento indurrebbe in errore i possibili clienti. Quindi è stato denunciato per tentata truffa aggravata.
