In Polesine calano furti e rapine ma è record di omicidi

Martedì 10 Ottobre 2017 di Francesco Campi
In Polesine calano furti e rapine ma è record di omicidi
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ROVIGO - Calano i reati in Polesine, almeno a giudicare dal numero di denunce presentate che, fra 2015 e 2016 ha subito una riduzione consistente, di ben il 12,5% in meno. E la media di denunce in rapporto alla popolazione vede così il Polesine attestarsi alla 77esima posizione fra le province italiane, ovvero nella parte più bassa della graduatoria, dove si trovano le realtà che hanno meno problemi con la criminalità. A scattare questa fotografia decisamente positiva è la consueta analisi annuale del Sole 24 Ore su dati del Ministero dell'Interno e Istat. Emerge così che in Polesine il numero di denunce nel 2016 è stato di 7.153, ovvero 2.998 ogni 100mila abitanti. Per avere un termine di paragone, nelle province al vertice di questa classifica, Milano, Rimini e Bologna questo dato rapportato alla popolazione è, rispettivamente di 7.375, 7.203, e 6.641. All'estremo opposto della classifica, si trovano invece Oristano, la più virtuosa, Pordenone e Rieti, con un numero di reati ogni 100mila abitanti pari a 1.768, 2.177 e 2.268.

LA MEDIA
Numeri ai quali si avvicina abbastanza anche Rovigo, ben al di sotto di quella che è la media nazionale che si attesta a 4.105. Non solo, ma il Polesine è addirittura in una delle graduatorie d'eccellenza, quelle che riguarda il reato specifico di rapina: con 12,2 denunce specifiche ogni 100mila abitanti, si piazza al nono posto fra le province meno afflitte da questo reato, facendo fra l'altro registrare un calo di ben il 9% rispetto al 2015. In questa speciale classifica, in testa si trova Belluno, con 6,3 rapine denunciate ogni 100mila abitanti. Mentre nella lista nera delle 10  peggiori realtà figurano, nell'ordine: Napoli, Milano, Caserta e Palermo.

LA TENDENZA
Tendenzialmente il numero complessivo di reati denunciati in Italia nel 2016 si è ridotto del 7,4%, in linea con quanto avvenuto già nei due anni precedenti. Solo sei province, Bolzano, Crotone, La Spezia, Grosseto, Avellino e Prato fanno registrare un aumento. I numeri, comunque, restano sempre altissimi, visto che il totale è di circa 2,5 milioni che vuol dire circa 7mila al giorno. Guardando ai singoli reati, oltre alle rapine, i furti restano il più diffuso in Polesine: 2.183 ogni 100mila abitanti (85 quelli con destrezza, 39,4 di auto, 326,5 in abitazione, 129 in esercizi commerciali, 7,5 gli scippi). Guardando a Padova, però, la voce relativa ai furti nel loro complesso raggiunge quota 2.992, mentre nella vicina Ferrara, per tanti versi assimilabile, addirittura 3.516. 

DELITTI DI SANGUE
Assente, invece, oltre al reato di associazione mafiosa, anche quello di associazione a delinquere, mentre le estorsioni risultano 10,48 ogni 100mila abitanti, con solo 17 province che fanno meglio a cominciare da Treviso, al vertice della classifica in questo particolare reato. Alto, invece, il dato relativo a omicidi e tentati omicidi, il più alto del Veneto e 12esimo a livello nazionale: 8,38 ogni 100mila abitanti. Le truffe informatiche, che a livello generale risultano una delle poche voci in crescita nel calo generalizzato delle denunce, in Polesine risultano 211,7 ogni 100mila abitanti, mentre compare anche la voce usura, anche se si tratta dello 0,42 ogni 100mila abitanti. Ovvero, un solo caso denunciato. Questi dati sono in linea sui numeri grezzi diffusi a febbraio dal Questore salvatore Fabio Cilona, che evidenziavano già una contrazione dei reati nell'ordine del 15%. Nel 2016 in Polesine risultavano commessi 3.711 furti a fronte dei 4.414 del 2015. Ancora maggiore la diminuzione dei furti nelle abitazioni, da 1.112 a 753, il 33% in meno, anche se pur sempre una media due al giorno.
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