PORTO VIRO - A chi spetta la rimozione e la distruzione dei nidi di processionaria? È la domanda che è sorta in città riguardo l’allarme lanciato a proposito, in particolare, della pineta di Fornaci. Ma anche di altre piante poste in aree pubbliche o private. A fronte di tante
FENOMENO CHE SI RIPETE
TANTE SEGNALAZIONI
Da un lato ci sono le segnalazioni di nidi presenti in alberi all’interno di giardini e proprietà private che si stanno risolvendo in maniera collaborativa, ma anche casi limite di cittadini che disattendendo l’ordinanza sindacale e incuranti delle sanzioni previste, si sono visti denunciare dai vicini, con possibili strascichi legali che rinfocolano i dissidi senza affrontare tempestivamente il problema. E dall’altro lato c’è la pineta di Fornaci in cui tanti cittadini che la frequentano o ne percorrono esternamente il perimetro, hanno notato i grossi bozzoli tra i rami. Qui il problema è che, fatta salva la porzione data in gestione all’associazione Le Dune, l’area non è di proprietà del Comune ma di Veneto Agricoltura, e quindi della Regione, cui spetterebbe l’intervento di disinfestazione.
LA COMPETENZA
Il capitolo che si apre è tra la situazione kafkiana e la commedia all’italiana: alla segnalazione ricevuta dal Comando di Polizia Locale, Veneto Agricoltura risponde di non avere progetti aperti, cioè finanziati, per la lotta alla processionaria e suggerisce di chiedere alla Regione di mettere a disposizione di fondi. Richiesta che il Comandante Maurizio Finessi ha effettivamente presentato segnalando la necessità di attivare mezzi e risorse prima che la schiusa dei nidi di processionaria vada a creare problemi di ordine sanitario.
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