ROVIGO - In sei mesi in Polesine si sono persi per strada quasi 300 abitanti. Da gennaio a giugno, infatti, il numero dei residenti in provincia è calato di altre 282 unità, con il numero complessivo che, alla fine del primo semestre dell’anno si è attestato a 227.136 rispetto ai 227.418 che si contavano ad inizio 2023. Senza andare indietro fino al 1951, quando i residenti in Polesine erano 357.963, nel 2011, valore più alto dal 2000, si contavano ancora 248mila abitanti. Uno spopolamento progressivo che fa riflettere. Anche perché, sottraendo la componente di residenti non italiani, che al primo gennaio erano 19.658, il numero dei residenti si avvicinerebbe pericolosamente a quota 200mila e non solo verrebbero a mancare persone occupabili per lavori essenziali, ma ad un certo punto il sottodimensionamento della provincia potrebbe portare anche ad ulteriori accorpamenti e tagli, dall’ambito sanitario a quello giudiziario fino a quello elettorale e amministrativo.
SERVIZI A RISCHIO
Insomma, una graduale scomparsa del
POCHE NASCITE
Non solo, ma sempre secondo i dati riferiti al 2021, Rovigo ha il tasso di natalità più basso del Veneto, 5,1 per mille a fronte di una media regionale, che è uguale alla media nazionale, pari al 6,8 per mille. Ha anche il tasso di mortalità più alto, il 14,3 per mille rispetto ad una media regionale dell
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