Rovigo. ​Pronta la delibera per i soldi della piscina: il sindaco spiega i punti, previste linee del bando di gestione

Giovedì 8 Febbraio 2024 di Francesco Campi
Rovigo. Pronta la delibera per i soldi della piscina: il sindaco spiega i punti, previste linee del bando di gestione

ROVIGO - In un clima sempre più teso, il tema che ha fatto deflagrare l'amministrazione guidata dal sindaco Edoardo Gaffeo, ovvero il caso piscine, sarà al centro del consiglio comunale convocato per il 13 e 14 febbraio, ovvero il penultimo e ultimo giorno prima che scatta l'effettività delle dimissioni presentate dal sindaco in risposta al documento polemico diffuso dal circolo Pd di Rovigo, alla vigilia del precedente consiglio, sempre sulle piscine, al quale il sindaco non si è poi presentato.

LA DELIBERA

Ora è lo stesso sindaco, con una "operazione trasparenza" che lo vede per la prima volta pubblicare sui social, sui quali in questi giorni è attivissimo, il testo di un atto della propria amministrazione e in particolare la proposta di delibera a firma del vicesindaco e assessore al Bilancio Roberto Tovo che ha come oggetto "Variazioni al bilancio di previsione 2024/2026 per destinazione quota parte dell'avanzo di amministrazione presunto vincolato e adeguamento al Dup. Linee di indirizzo sulla modalità di gestione del polo natatorio". Ovvero una sorta di maxi emendamento omnibus per cercare di chiudere alcune delle tante domande che rischiano di rimanere in sospeso per le dimissioni del primo cittadino, dall'utilizzo dei fondi della Regione per incrementare l'assistenza domiciliare, dei contributi statali per l'assistenza degli alunni con disabilità, passando per la restituzione di finanziamenti regionali per il contrasto alla violenza sulle donne e per la manutenzione della caldaia dell'impianto sportivo di Borsea. Poi un doppio passaggio sulla piscina. Prima la destinazione di «662.700 euro alla manutenzione ordinaria del polo natatorio e 18.300 alla manutenzione straordinaria del polo stesso», perché «a seguito di approfondita analisi tecnica, è emerso che necessita di interventi urgenti sia propedeutici al conseguimento dell'agibilità funzionale all'inserimento a bando per un nuovo affidamento, sia al fine di preservarne lo stato dal momento che tali interventi risultano indispensabili per l'utilizzo dello stesso in sicurezza in quanto in assenza di tali interventi l'impianto rimarrebbe chiuso a tempo indeterminato con conseguente deterioramento dell'immobile stesso e dei relativi impianti».

Poi il nodo del bando, spiegando che è stato il segretario generale Alessandro Ballarin a chiedere di inserire nella delibera anche che non si ritiene «tecnicamente percorribile, per plurime ragioni, le alternative modalità sia della gestione diretta sia della gestione mediante affidamento in house provision» , e di demandare così tutto a giunta e dirigente. Un passaggio non chiarissimo dal momento che attenderà al commissario prefettizio, che assorbe poteri di sindaco, consiglio e giunta, o al nuovo sindaco, farsi carico del bando. Gaffeo si concentra sulla prima parte, spiegando che «la delibera è una semplice variazione di bilancio per mettere a disposizione dell'ente la somma richiesta per le manutenzioni, in modo da poter procedere alla sistemazione dell'impianto prima della sua concessione al nuovo gestore, da individuare attraverso una gara una evidenza pubblica da svolgersi contemporaneamente al periodo previsto per i lavori».

L'OPPOSIZIONE

Intanto Michele Aretusini, capogruppo Lega, attacca. «12 gennaio-13 febbraio: un mese e un giorno da quando è stata comunicata la chiusura della piscina e il prossimo consiglio, fissato per iniziare il percorso verso la riapertura. Tempo che questa amministrazione ha perso provocando un ritardo pesante, un fatto grave, che si aggiunge all'ingannevole comunicazione, il 12 gennaio, quando si prospettavano due mesi di chiusura, stimae irreale e infondata. Sindaco e giunta sono arrivati ​​a fine corsa senza avere affrontare davvero la situazione del polo natatorio, in ballo da anni, e non hanno trovato di meglio da fare che chiudere tutto senza iniziare i lavori. Ancora una volta, come nel caso Iras, questa amministrazione ha lavorato maschio, ma l'occupazione del sindaco è lanciare la propria campagna elettorale».

Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci