ROVIGO - Numeri a dir poco inquietanti, quelli forniti ieri mattina da Cgil, Cisl e Uil, sui livelli di occupazione in Polesine.
«Dal 2008, ossia dalla fase pre-crisi economica, ad oggi, si è registrato un calo di 4.800 posti di lavoro - afferma il segretario della Cisl Padova-Rovigo, Andrea Mosca Toba -. Rovigo è la provincia messa peggio, quella che più di tutte ha pagato il prezzo della recessione economica. Lo scotto della crisi lo si evince anche con il calo registrato dalle aziende iscritte alla Camera di Commercio: dal 2015 al 2017 ben 562 imprese in meno. Con questa situazione drammatica non si può certo sperare di aumentare i consumi. A nulla serve tenere aperti i centri commerciali durante le festività. Serve piuttosto una maggiore lotta all'evasione fiscale».
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