Palazzo Roverella mette in mostra la Secessione con 150 quadri

Giovedì 20 Luglio 2017 di Sofia Teresa Bisi
Palazzo Roverella mette in mostra la Secessione con 150 quadri
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ROVIGO - Rovigo ospiterà il primo grande scambio culturale europeo con la mostra “Secessione. Monaco Vienna Praga Roma. L’onda della modernità”. L’esposizione, che sarà allestita a Palazzo Roverella resterà aperta dal 21 settembre 2017 al 21 gennaio 2018 e ospiterà quadri di grande valore, alcune delle quali mai giunte in Italia. Ci saranno quasi 150 opere in mostra, divise in quattro sezioni, ciascuna dedicata alle vicende storico– artistiche dei quattro centri principali in cui si svilupparono le Secessioni, con l’obiettivo di evidenziare differenze, affinità e incroci dei loro rispettivi linguaggi espressivi.
n apertura ci sarà la Secessione di Monaco, la città dove nel 1892 si formò un gruppo di artisti, capitanati da Franz Von Stuck (tra i cui lavori sarà esposto il “Lucifero”, di cui sarà presente anche il bozzetto preparatorio), che si ponevano l’obiettivo di distinguersi per la modernità e l’originalità delle opere. Il cuore della sezione sarà incentrato su lavori creati tra il 1898 e il 1910.
Nella seconda sezione, opere di artisti viennesi come Wilhelm List e del più celebre Gustav Klimt dimostreranno come a Vienna, dopo il 1897, la bellezza per eccellenza fosse la femminilità, resa con compiacimenti astratto–razionalisti e bizantineggianti. Particolare rilievo, oltre che alla pittura, sarà dato alla grafica e alle arti figurative, con esempi di manifesti delle Secessioni.
La sezione dedicata a Praga mostrerà un gruppo di artisti non inseriti in un movimento codificato, ma in contrasto con l’arte ufficiale boema a partire dal 1890, quando in città i motivi pittorici più diffusi erano il Golem, i vicoli bui, i sabba stregonici, che affascinavano il gruppo denominato Sursum. Gli esempi più significativi saranno quelli di Jaroslav Horejc e Jan Konupek.
L’ultima tappa sarà quella dedicata al clima culturale sviluppatosi a Roma dopo il 1911, quando ci fu la grande retrospettiva per festeggiare i 50 dell’Unità d’Italia. La Secessione romana degli anni 1913–16 si fondava sull’esposizione “libera e giovane”, che permetteva al suo interno lo svilupparsi di linguaggi differenti. Tra i maggiori rappresentanti della corrente romana, si potranno vedere il “Nudo” di Enrico Lionne, allievo di Balla; il gruppo modernista veneto rappresentato da Guido Cadorin e Arturo Martini; Plinio Nomellini, Felice Casorati, Aleardo Terzi e alcuni lavori di Giuseppe Biasi, mai usciti prima dalla Sardegna. “Si tratta – ha detto il curatore Francesco Parisi – di un’operazione unica, perché non era mai stato illustrato così ampiamente questo momento della storia dell’arte. In particolare, se la secessione viennese ha già avuto tanta attenzione, su quella di Praga non era stato fatto nulla prima in Italia”. Oltre a Gustav Klimt, con “Amiche I” (le sorelle) del 1907, immagine simbolo della mostra nel depliant, e con “Signora con il cappello su sfondo rosso”, si potranno ammirare anche Wilhelm List, Josef Maria Auchentaller, Egon Schiele, Jaroslav Horejc, Jan Konupek e gli italiani Felice Casorati, Arturo Noci, Guido Cadorin, Enrico Lionne, Arturo Martini, Giuseppe Biasi. La mostra è promossa da Fondazione Cariparo, Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi. Forte di quasi 500.000 presenze in 10 anni, con la mostra “Secessione. Monaco Vienna Praga Roma. L’onda della modernità”, Palazzo Roverella intende offrire un’altra prestigiosa occasione espositiva. «Ci auguriamo - commenta il presidente dell’Accademia dei Concordi Enrico Zerbinati - che i visitatori possano cogliere l’ardore, il genio e il coraggio degli artisti rivoluzionari». Per informazioni www.palazzoroverella.com.
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Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 08:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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