TRECENTA - Una sessantina di cittadini altopolesani ieri ha manifestato davanti all'ospedale di San Luca di Trecenta per chiedere più servizi, posti letto e reparti per il nosocomio che serve, o dovrebbe servire, 80mila persone. La partecipazione è andata oltre le aspettative per il sit-in organizzato dal Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca, che ha preso vita già alle 7.30 per intercettare il viavai di utenti che si recavano al punto prelievi del nosocomio.
LA PARTECIPAZIONE
Cittadini di Trecenta, Badia Polesine, Lendinara, Castelguglielmo, Castelnovo Bariano e altri comuni, oltre a una rappresentanza della Spi Cgil di Lendinara, sono intervenuti per dare man forte al comitato che ha esposto cartelli e consegnato circa 300 volantini davanti all'ospedale e, più tardi, nel centro di Trecenta in concomitanza col mercato settimanale. Sono forti le preoccupazioni espresse per l'attuale attività del San Luca, che ha un bacino d'utenza di circa 80mila persone (gli abitanti dell'Alto Polesine) ed è nato per sostituire quattro ospedali, quelli di Lendinara, Badia Polesine, Castelmassa e il vecchio nosocomio trecentano.
PREOCCUPAZIONE
A preoccupare i manifestanti, tra le tante questioni, il fatto che dei 132 posti letto previsti nel Piano sanitario regionale siano soltanto 80 quelli attivi, che l'attività dell'ospedale sia limitata a quattro reparti (Medicina, Terapia intensiva, Week surgery e Riabilitazione), l'attivazione di soli 16 posti letto di Riabilitazione fisica a fronte dei 50 assegnati, la mancata riattivazione del Pronto Soccorso, al posto del quale c'è un Punto di Primo intervento in grado di gestire solo pazienti con codici bianchi e verdi.