ROVIGO - Il giacimento si chiama Teodorico, come il celebre re ostrogoto il cui mausoleo è uno dei principali monumenti di Ravenna. E che, per effetto della subsidenza, è sprofondato nel tempo di circa un paio di metri. Proprio la subsidenza è uno dei punti centrali delle osservazioni mosse dalla Regione Veneto al progetto di messa in produzione del giacimento da parte dell’azienda titolare della concessione sul giacimento di gas, la Po Valley Operations, ex Petroz Italy Pty Ltd, acquistata nel 2004 dalla multinazionale australiana Po Valley Energy alla quale fa capo anche un’altra azienda che in Polesine è ben conosciuta: la Nortshun Italia, operante dal ‘97, che è l’azienda controllata che aveva presentato l’istanza di ricerca su terraferma “La Risorta”, che interessava gran parte del Basso Polesine.
In questo caso l’area interessata è in mare, in uno spazio prospiciente i lidi nord di Ravenna, a oltre 12 miglia dalla costa e a una profondità d’acqua di circa 32 metri. Non direttamente di fronte al Polesine, ma di fatto a una distanza radiale che fa sì che fra i comuni interessati dal progetto sul sito del Ministero dell’Ambiente vengano inseriti i Comuni di Taglio di Po, Comacchio, Codigoro, Porto Tolle, Ariano nel Polesine, Mesola, Goro, Ravenna e Porto Viro...
Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 10:06
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