MONSELICE - La sede sarà a Monselice e la nuova società del servizio idrico che nascerà dalla fusione tra Polacque e Cvs sarà di proprietà dei Comuni del Polesine solo al 22% visti i patrimoni, anche se poi per le decisioni varranno le quote calcolate in base alle utenze. «La fusione permetterà una riduzione tariffaria, un 2% di diminuzione della bolletta, con la garanzia della realizzazione di tutti gli investimenti per ciascun ambito». Questa la promessa contenuta in una nota del Centro Veneto Servizi, la realtà pubblica al 100% che gestisce il servizio idrico in 59 Comuni fra la provincia di Padova e quella di Vicenza, coprendo un bacino di 240mila abitanti, con tre centrali di potabilizzazione e 48 depuratori. È in questa società che il Polesine si dovrebbe tuffare con una fusione per incorporazione che porterà alla nascita di un vero e proprio colosso, Acque Venete spa, sul quale però sono già forti le perplessità.
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