Lucrava sugli operai in nero:
donna accusata di "caporalato"

Martedì 15 Marzo 2016
Lucrava sugli operai in nero: donna accusata di "caporalato"
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ROSOLINA - Caporalato: questa l'accusa rivolta ad Hanane Legdani, 32enne nata in Marocco e residente a Rosolina dove è titolare di una cooperativa, oggi in liquidazione, che formalmente svolgeva «attività di supporto alla produzione vegetale», ma secondo quanto ipotizzato dalla Procura, esercitava intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

In pratica, assumendo in nero cittadini marocchini, fatti giungere in Italia grazie al rilascio del nulla osta per il lavoro stagionale che la donna si faceva pagare 4mila euro, ospitandone fino a sei in un alloggio di 60 metri quadrati, accompagnandoli sul posto di lavoro e costringendoli alla raccolta a fronte di paghe irrisorie, quando non addirittura assenti, sotto la minaccia di non far loro ottenere il permesso di soggiorno in caso di rifiuto delle sue condizioni. 

 
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