Riaprono le librerie, ma il commercio rischia il tracollo ​economico

Domenica 12 Aprile 2020 di Alessandro Garbo
La libreria Libraccio a Rovigo
ROVIGO Boccata d’ossigeno per le librerie in Polesine, che tra pochi giorni potranno rialzare la saracinesca. Il Libraccio a Rovigo si prepara ad accogliere la clientela: «Viste le disposizioni contenenti nel nuovo Dpcm, da martedì apriremo al pubblico, rispettando tutti gli obblighi e le misure di sicurezza. Abbiamo sanificato l’ambiente con un innovativo sistema di nebulizzazione a freddo e a basso volume. Chiediamo, anche ai clienti, di presentarsi muniti di mascherine e guanti - dice Alberto Galla - Manterremo l’orario continuato, vedremo in corso d’opera se anticipare la chiusura, magari verso le 18. Riteniamo che i flussi maggiori di clientela ci saranno al mattino e in pausa pranzo, sfruttando la vicinanza con banche e uffici». 
CHIUSURA FORZATA
Le luci sono rimaste spente per cinque lunghissime settimane all’interno del negozio. «Ci sono state perdite pesantissime – ammette l’amministratore – per le quaranta librerie del marchio in tutta Italia, i mesi di marzo e aprile rappresentano il 6 e 7% del fatturato annuo, numeri importanti se inseriti in una macro valutazione. È una crisi che accomuna tutti i settori, è dura chiudere il rubinetto dell’incasso giornaliero per quasi quaranta giorni», conclude l’amministratore. Ubik Rovigo ha scelto i social per annunciare ai lettori che «da martedì apriremo con i seguenti orari: centro commerciale La Fattoria dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19.30, in piazza Vittorio Emanuele dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13, il pomeriggio dalle 16 alle 20. Continuano a Rovigo le consegne a domicilio su prenotazione». 
La storica libreria Mondadori di Adria è pronta: «Siamo attrezzati per la riapertura, metteremo un cartello, potranno entrare massimo due persone alla volta. Siamo forniti di libri di vario genere e la scelta non manca, gli unici problemi riguardano i titoli nuovi, ma il cliente potrà fare l’ordine e il corriere consegnerà a domicilio, in forma gratuita, dato che sono state abolite le spese di spedizione per il mese di aprile - spiega la titolare Enrica Mesini». 
Le librerie tornano a respirare: «È stata dura rimanere chiusi oltre un mese, il nostro settore continua a risentire della concorrenza online. Ci sono state perdite significative per il commercio, ma siamo tutti nella stessa barca. Da un lato vorrei che le persone di Adria da martedì uscissero ad acquistare, ma dall’altro comprendo i motivi di salute e il periodo che stiamo vivendo», conclude Mesini.
 Il Bimbostore di Rovigo, punto di riferimento per le famiglie, continuerà con le aperture straordinarie. «Bimbostore finora ha deciso di tenere chiusi i negozi, specie  per contribuire attivamente allo sforzo collettivo, ma dato il nuovo decreto informeremo le famiglie tramite i nostri canali ufficiali nei prossimi giorni». Il negozio di Borsea dedicato ai bambini sarà aperto martedì 14 e venerdì 17 dalle 9 alle 17, giovedì 16 dalle 9 alle 13.
 Il Coronavirus sta mettendo in ginocchio il commercio polesano. Stefano Pattaro, alla guida di Ascom, è preoccupato: «Ho appena appreso dalla stampa che la società piemontese “Scarpe & Scarpe”, proprietaria di diversi negozi in Italia e con 1800 dipendenti, ha fatto richiesta di concordato preventivo: è solo l’inizio. Purtroppo lo scenario futuro sarà questo, auspichiamo un graduale ritorno alla normalità il prima possibile, pena l’estinzione». E  boccia le misure adottate da Roma: «Le risposte del governo  appaiono ancora quantomeno nebulose. In questo momento è importante il tempismo, che  manca». 
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