ROVIGO - Metodi educativi a dir poco eccessivi nei confronti dei due fratellini che allora avevano appena 7 e 10 anni, con punizioni come una bruciatura sul dorso della mano fatta alla bambina con una forchetta arroventata sul fornello, o come stare a lungo in ginocchio sul pavimento o chiusi al buio in una stanza. Non mancavano, poi, sberle e colpi con una bacchetta di legno. Ma più che le botte, quelle che è emerso sembra essere un clima di intimidazioni e vessazioni. Il giudice Silvia Varotto ha così condannato ieri il nuovo compagno marocchino della madre dei bimbi e la donna stessa, il primo a 2 anni, la seconda ad 1 anno e 6 mesi, per maltrattamenti in famiglia.
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