Ambulante arrestato dopo la lite
un altro denunciato per borse false

Lunedì 24 Ottobre 2016
Ambulante arrestato dopo la lite un altro denunciato per borse false
ROVIGO - Un ambulante finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale e un altro, invece, denunciato per la vendita di borse con marchi falsificati. Entrambi ambulanti regolari, con un proprio banco autorizzato. Ed entrambi italianissimi. I controlli durante la grande Fiera d'Ottobre non riguardano infatti solo gli abusivi, contro i quali l'attenzione è altissima, tanto che in città quest'anno non se ne sono praticamente visti. Ma di fronte a un così ampio schieramento di forze, sollecitato da più parti, nessuno può permettersi di sgarrare. Invece, a quanto pare, un venditore ha provato a fare il furbetto e, fra le varie merci messe in vendita, aveva esposto anche delle borse tarocche.
Falsi che non sono sfuggiti all'occhio attento degli uomini della Guardia di Finanza di Rovigo, che sabato sera hanno girato in lungo e in largo per la Fiera sulla base dell'indicazione venuta dalla Prefettura, che ha affidato loro il compito principale della prevenzione e del contrasto all'abusivismo. Sono state così sequestrate 21 borse, tutte con i loghi contraffatti delle più note griffe: Luis Vuitton, Fendi, Chanel, Dolce e Gabbana, Gucci, Cavalli e Alviero Martini. Il titolare del banco è stato denunciato a piede libero per commercio di prodotti con segni falsi.
Decisamente più inconsueta la vicenda che ha fatto scattare l'arresto di un altro ambulante, sempre sabato, più o meno attorno alle 22. Alla fine della lunga e faticosa giornata di lavoro, infatti, il titolare di un banco in piazza Garibaldi ha avuto un diverbio con la propria compagna che lavora insieme a lui. I toni si sono surriscaldati in modo particolare, tanto che la veemenza verbale dell'uomo ha spinto un passante a intervenire per cercare di calmarlo. Ottenendo però una reazione pressoché opposta, con una valanga di offese piovute al suo indirizzo, con qualche accenno minaccioso e qualche spintone di troppo. Al punto che il malcapitato ha pensato bene di defilarsi e di chiamare il 112.
Una pattuglia dei carabinieri è arrivata in un attimo e si è avvicinata all'ambulante che, ancora agitato, ha inveito anche contro gli uomini in divisa. I militari, consapevoli della delicatezza della situazione, sono stati pressoché impassibili attendendo che la violenza verbale e lo sfogo d'ira dell'uomo si placasse. Poi, visto il suo atteggiamento ancora aggressivo e sopra le righe, hanno deciso di accompagnarlo in caserma, facendo scattare l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Un eccesso pagato a caro prezzo dall'ambulante, che ieri è rimasto tutto il giorno in cella di sicurezza visto che l'udienza di convalida si terrà nella mattinata di oggi.
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