ROVIGO - Ha incassato, ha vacillato, è stato messo all'angolo e colpito duro. Ma alla fine il verdetto è tutto a suo favore: l'ex pugile Antonio Brancalion è stato assolto con formula piena nel processo di primo grado che lo vedeva alla sbarra, difeso dall'avvocato Marco Petternella, accusato di stalking nei confronti dell'ex compagna e di minacce al 32enne figlio di lei. E Brancalion, subito dopo la sentenza pronunciata dal giudice Barbara Vicario, spiega di non cercare rivincite: «Denunciarla per calunnia? Quando uno ha amato follemente una persona non vuole mai il suo male. No, le voglio ancora bene e le auguro il meglio. Non porto rancore: l'ho già perdonata una volta e la perdono ancora».
L'ex pugile, campione dell'Unione europea dei mediomassimi, oggi 41enne e senza un'occupazione, era già stato denunciato per stalking nel 2013: anche in quella occasione era scattato l'arresto, ma la querela era stata poi ritirata e i due si erano poi rimessi insieme con tanto di servizio su Visto dal titolo: «Prima l'ho spedito in galera, poi me lo sono ripreso in casa». I fatti oggetto del processo risalgono all'estate scorsa: chiamate insistenti e due appostamenti sotto casa della donna. Il secondo dei quali, il 26 agosto, che aveva fatto scattare l'arresto...
Ex pugile accusato di stalking sulla ex compagna, assolto con formula piena
Venerdì 21 Luglio 2017 di Francesco Campi
