Bambino picchiato, paese sgomento e un rebus: rapina o avvertimento?

Mercoledì 24 Maggio 2017 di ​Marco Scarazzatti
La piazza Marconi a Bagnolo Po
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BAGNOLO PO - Il giorno dopo la drammatica aggressione a un bambino di 10 anni, colpito con una mazza da baseball in plastica, Bagnolo di Po è sgomenta. Difficile accettare che lunedì mattina, per un furto da 40 euro, due energumeni con il volto coperto abbiano potuto prendere a botte un bambino solo in casa, in attesa dello scuolabus. «Io abito qui da poco - racconta una vicina di casa della famiglia, - non ho visto e sentito nulla. Mi sono accorta solamente che qualcosa era successo, quando sono arrivati i carabinieri e l'autoambulanza». Difficile trovare qualche vicino che risponda alle domande: nessuno risponde al campanelli, nessuno apre la porta. «Non vorrei dire cose che poi possono essere fraintese - afferma un residente intento a tagliare l'erba del giardino - ho ricevuto la telefonata della mamma del bambino, che mi ha chiesto di verificare che cosa fosse successo e di chiamare i carabinieri, in attesa del suo arrivo a casa». 

Molte le cose ancora da chiarire sulla vicenda, almeno nelle modalità in cui si è svolta. «Secondo me stavano tenendo d'occhio il papà e la mamma da almeno quattro mesi - sostiene un amico di famiglia - hanno visionato gli spostamenti, specie quelli legati agli orari di lavoro. Pensavano di trovare la casa libera e invece si sono visti il bambino, che li ha spiazzati rispetto a quelle che erano le loro intenzioni. Avrebbero altrimenti rubato tutto quello che c'era nell'abitazione».  La vicenda presenta aspetti ancora da chiarire. Gli inquirenti cercano di capire se si sia trattato di una rapina o di un avvertimento alla famiglia.


 

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