ADRIA (ROVIGO) - Sandra Passadore mette sul mercato il suo 23,71% di consensi. Nessuno però raccoglie la sua offerta per un apparentamento. Anche se spera ancora in un ripensamento di Massimo Barbujani, lei, donna di destra, guarda anche a sinistra, verso Omar Barbierato, sindaco in carica.
La disponibilità
Il messaggio era indirizzato al coordinatore regionale di Fdi, Luca De Carlo, ed a Patergnani che avevano garantito, pubblicamente, l'appoggio esterno a Barbujani. «Le dichiarazioni "senza se e senza ma" - ha detto Passadore - non sono state condivise né anticipate. Noi non siamo al lavoro per Barbujani o Barbierato ma per verificare se ci sono le condizioni per ceder realizzato il nostro programma. È giusto chiedere un apparentamento. L'abbiamo chiesto a Barbujani, ma è emersa la volontà di Bobo di non allargare la squadra con un apparentamento, demandando poi, forse, all'esito della votazione un accordo sulla squadra di governo. In assenza di precise indicazioni, in ordine alla rappresentanza e la possibilità di formare una squadra, non voglio pertanto dichiarare l'appoggio a Barbujani».
«Siamo aperti al dialogo per lo sviluppo della città - aggiunge Tescaroli - ma no ai diktat di un coordinatore. È un atteggiamento antidemocratico. Essendo la mia e di Biscardi una lista civica, non abbiamo vincoli ad aprire un dialogo con Barbierato. Io sono libera di condannare il comportamento di De Carlo e del suo assistente».
Bufera a destra
«Considero le esternazioni di Passadore - ha replicato poco dopo Lazzarin - fatte a titolo personale. Non ero stato né informato né invitato alla conferenza. In un direttivo ho riportato le indicazioni dei responsabili provinciali e regionali. Le trattative locali le conduco io, come presidente di circolo. Chi si permette di parlare in nome e per conto di Fdi, sbaglia. Passadore invece di ringraziare chi le ha dato la possibilità di concorrere alla carica di primo cittadino, si lancia in invettive. Non è un comportamento corretto e rispettoso con gli elettori».
Barbierato da solo
Quindi la risposta del movimento civico Ibc, la squadra di Barbierato: «Le varie richieste di apparentamento ricevute (anche del Pd, ndr) rappresentano, per noi, un importante segnale, la preoccupazione di non volere riconsegnare la città nelle mani di chi, in passato, ha già amministrato in una perenne situazione di precarietà. Per rispetto degli elettori riteniamo, però, corretto non fare operazioni difficilmente comprensibili. La soluzione non è l'apparentamento, ma piuttosto la volontà comune di offrire un futuro ad Adria, anche attraverso una serenità di rapporti». «Non riteniamo opportuno alcun apparentamento» fa sapere anche Lamberto Cavallari.